NOBILI BUGIE

Valutazione
Consigliabile, Problematico
Tematica
Avidità, Cinema nel cinema, Denaro, Famiglia, Guerra, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Antonio Pisu
Durata
100'
Anno di uscita
2018
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
Id.
Distribuzione
Genoma Film
Soggetto e Sceneggiatura
Antonio Pisu, Federico Tolardo
Fotografia
Dario Germani
Musiche
Fio Zanotti
Montaggio
Paolo Marzoni

Orig.: Italia (2016) - Sogg. e scenegg.: Antonio Pisu, Federico Tolardo - Fotogr.(Panoramica/a col.): Dario Germani - Mus.: Fio Zanotti - Montagg.: Paolo Marzoni - Dur.: 100' - Produz.: Paolo Rossi per Genoma Films -

Interpreti e ruoli

Claudia Cardinale (Duchessa), Raffaele Pisu (Duca), Giancarlo Giannini (Franco), Ivano Marescotti (Beniamino), Federico Tolardo (Federico), Ninì Salerno (Tommaso), Tiziana Foschi (Giovanna), Paolo Rossi (Jean Jacques), Silvia Traversi (Stefania), Gaia Bottazzi (Anna), Stefano Baldini (maggiordomo), Carlotta Miti (Marie), Roberta Capua (prostituta), Eraldo Turra (Luigi)

Soggetto

Colline bolognesi anno 1944. Una famiglia di nobili sopravvive a fatica nella tenuta Villa La Quiete, una grande casa in lenta, decadenza...

Valutazione Pastorale

La famiglia è composta dal Duca Pier Donato Martellini, dalla moglie Duchessa Romola Valli, dal figlio Jean Jacques e da una servitù ridotta ai minimi termini. Lo status di nobili ha sempre impedito loto di lavorare, per cui è accolto come una inattesa fortuna l'arrivo di un uomo e due donne: sono ebrei in fuga dai rastrellamenti tedeschi e in cerca di rifugio. Dopo una iniziale incertezza, l'uomo, Beniamino, rivela di poter pagare l'ospitalità: un lingotto d'oro per ogni mese di ospitalità è l'accordo che viene trovato. A stare allo svolgimento e al gran numero di attori coinvolti, si tratta di un film corale con due interpreti principali che si evidenziano sugli altri. Almeno un'altra decina di ruoli affollano la vicenda, presenze spesso di piccolo peso. E i ruoli aumentano al punto tale che quella che era cominciata come la fotografia di un teatro di guerra insolito si trasforma in un palcoscenico confuso e incontrollabile, all'interno del quale ognuno agisce spinto da una logica differente e imprevedibile e tutto confluisce verso una terribile confusione di generi narrativi: storico, avventuroso, grottesco, drammatico. In una parola confuso. L'esordiente Pisu (è il figlio dell'attore)inciampa troppo spesso in un umorismo che gela il sorriso e trattiene la commozione. Alla fine non resta che rendere il doveroso omaggio ai due attori principali: il 91enne Raffaele Pisu, e la 80enne Claudia Cardinale, monumenti ormai di un modo di fare cinema che si 'guarda' vivere mentre 'recita'. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e problematico.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria come prodotto italiano segnato da svagata confusione e da divertita sbadataggine.

Le altre valutazioni

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