NON E’ UN PAESE PER GIOVANI

Valutazione
Complesso, Problematico, dibattiti
Tematica
Amicizia, Emigrazione, Famiglia - genitori figli, Giovani, Lavoro, Rapporto tra culture
Genere
Commedia
Regia
Giovanni Veronesi
Durata
105'
Anno di uscita
2017
Nazionalità
Italia, Spagna
Titolo Originale
/////
Distribuzione
01 Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Giovanni Veronesi, Ilaria Macchia, Andrea Paolo Massara Giovanni Veronesi
Musiche
Negramaro
Montaggio
Patrizio Marone

Orig.: Italia (2016) - Sogg.: Giovanni Veronesi - Scenegg.: Giovanni Veronesi, Ilaria Macchia, Andrea Paolo Massara - Fotogr.(Scope/a colori): Tani Canevari - Mus.: Negramaro - Montagg.: Patrizio Marone - Dur.: 105' - Produz.: Isabella Cocuzza, Artuto Paglia per Paco Cinematografica, Neo Art Producciones (Italia/Spagna) con Rai Cinema.

Interpreti e ruoli

Filippo Scicchitano (Sandro), Giovanni Anzaldo (Luciano), Sara Serraiocco (Nora), Sergio Rubini (Cesare), Nino Frassica (Euro6O)

Soggetto

Sandro, venti anni, gentile e un po' insicuro, e Luciano, sfrontato e brillante si conoscono mentre lavorano entrambi in un ristorante. Fanno amicizia, sono d'accordo sul fatto che per loro in Italia ci sono poche prospettive di crescita e insieme decidono di partire alla volta di Cuba...

Valutazione Pastorale

All'inizio e alla fine è collocata una serie di interviste (vere?) con tanti giovani, prototipi di tutti quelli che in questi anni lasciano l'Italia e vanno per il mondo in cerca di migliori opportunità. La mete sono varie e differenti, e sembra che in quasi tutti i Paesi del mondo si stia meglio, Australia compresa. Qui la scelta va su Cuba, luogo da qualche tempo in bilico tra ristagno e progresso, tra embargo politico e sviluppo tecnologico, tra il fascino del divertimento e l'idea di fuga, di ribellione, di abbandono. Peccato che il copione inventi ben poco, perché i nostri due eroi vanno incontro a disavventure, e rovesci, delusioni e sconfitte, prima di abbandonare il campo. Ma questo succedeva già decenni prima ad altri protagonisti, italiani all'estero che arrivavano per fare sfracelli e finivano sonoramente fregati. Niente di rinnova, e il copione, scritto da Veronesi sulla base di suggestioni ascoltate in trasmissioni radiofoniche, parte con molte ambizioni ma plana su ben poca sostanza, si adagia su compromessi di vario tipo e scorciatoie minimaliste. Mancano un graffio autentico e cattiveria sorda, quel tono in grado di trasmettere rabbia e voglia di andare veramente controcorrente. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come occasione per affrontare (sia pure con molti limiti) la questione della fuga dei giovani che non trovano lavoro.

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