Orig.: Italia/Irlanda/Germania (2000) - Sogg.: tratto dalla biografia scritta da Brenda Maddox - Scenegg.: Pat Murphy, Gerard Stembridge - Fotogr.(Normale/a colori): Jean Francois Roben - Mus.: Stanislas Syrewicz - Montagg.: Pia Di Ciaula - Dur.: 105' - Produz.: Bradley Adams, Daman Bryant, Tracey Seaward.
Interpreti e ruoli
Ewan McGregor (James Joyce), Susan Lynch (Nora), Peter McDonald, Roberto Citran
Soggetto
Dublino, 1904. James Joyce conosce Nora, giovane cameriera d'hotel, le dà un appuntamento, , continuano a frequentarsi, si amano, litigano, si lasciano. Qualche tempo dopo Joyce torna all'albergo dove lei lavora, e stavolta decidono di partire insieme. Arrivati a Trieste, mentre lui cerca di far pubblicare i "Racconti", lei partorisce un maschio. Le cose non vanno molto bene, Joyce comincia a bere, e il suo "Gente di Dublino" viene rifiutato. Passano tre anni, e Joyce è a Dublino, dove sta per aprire un cinema. Nora è rimasta a Trieste, lui le scrive lettere frequenti di tono pesante. Quindi danno il via ad uno scambio epistolare improntato ad un esplicito erotismo. Quando torna a Trieste, Joyce vede Nora che si fa farr un ritratto e sospetta che lei abbia avuto una relazione con l'autore. Nora torna a Dublico, lui la raggiunge poco dopo, mentre ancora non riesce a far pubblicare "Gente di Dublino". E allora Joyce parte di nuovo per l'italia, deciso a non voler più tornare.
Valutazione Pastorale
Nomi e fatti, com'è noto, sono autentici. James Joyce e Nora Barnacle vissero una lunga e tumultuosa storia d'amore, che accompagnò gran parte della vita dello scrittore irlandese. Basta ricordare che i due si sposarono solo nel 1931. Ma la traduzione in immagini dei fatti spesso subisce aggiustamenti, quasi sempre dovuti alla prospettiva con cui si guarda ai fatti stessi. Così in questo caso, e fin dal titolo, i riflettori sono puntati su Nora, più che su Joyce: il quale non esce bene dal copione, che lo prende in esame solo per lo 'scandalo' creato dalle lettere e per la raffigurazione di un uomo corroso dal sesso come ossessione. Gli elementi di complessità della personalità di Joyce non sono ben delineati; è prevalente l'attenzione all'influsso esercitato sullo scrittore da Nora, donna che vuole essere sincera contro l'ipocrisia dominante. Concentrandosi fin troppo sul versante dell'aspetto sessuale, con toni quasi di voyeurismo, il copione si traduce in un film con pochi spunti interessanti e molte occasioni mancate. Ne esce un affresco dove dominano amarezza e infelicità, con accenti di rassegnazione. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come inaccettabile, e sostanzialmente ambiguo.
UTILIZZAZIONE: é da evitare, sia in programmazione ordinaria sia in altre circostanze. Attenzione é da tenere per i minori in caso di passaggi televisivi.