Nuevo Orden

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Denaro, Donna, Emarginazione, Famiglia, Famiglia - fratelli sorelle, Famiglia - genitori figli, Guerra, Male, Metafore del nostro tempo, Politica, Politica-Società, Potere, Povertà, Solidarietà, Terrorismo, Violenza
Genere
Drammatico, Poliziesco, Thriller
Regia
Michel Franco
Durata
86'
Anno di uscita
2022
Nazionalità
Francia, Messico
Titolo Originale
Nuevo Orden
Distribuzione
I wonder pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Michel Franco
Fotografia
Yves Cape
Montaggio
Óscar Figueroa, Michel Franco
Produzione
Michel Franco, Cristina Velasco L., Eréndira Núñez Larios, Lorenzo Vigas, Diego Boneta, Cecilia Franco, Charles Barthe. Casa di produzione: Teorema, Les Films d'Ici

In concorso alla 77a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (2020), ha vinto il Leone d'argento - Gran premio della giuria

Interpreti e ruoli

Naian González Norvind (Marianne), Diego Boneta (Daniel), Mónica del Carmen (Marta), Fernando Cuautle (Cristian), Darío Yazbek (Alan), Roberto Medina (Iván), Patricia Bernal (Pilar), Lisa Owen (Rebeca), Enrique Singer (Victor), Eligio Meléndez (Rolando), Gustavo Sánchez Parra (Generale Oribe)

Soggetto

Messico. Una improvvisa sommossa popolare porta a un colpo di Stato in cui l’esercito fa la parte del leone. Due le prospettive del racconto: da un lato la borghese Marianne, rapita il giorno del suo matrimonio e finita in una caserma lager; dall’altro, uno dei domestici di Marianne, Christian, osserva impotente i moti tumultuosi, rischiando di esserne travolto...

Valutazione Pastorale

"Nuevo Orden propone una visione distopica del Messico, che tuttavia si discosta solo leggermente dalla realtà. La disparità sociale ed economica è attualmente sempre più diffusa e insostenibile. Questo film vuole essere un monito: se la diseguaglianza non viene risolta civilmente e se le voci del dissenso vengono messe a tacere, ne deriva il caos". Così il regista Michel Franco, classe 1979, presenta il suo film "Nuevo Orden", in concorso alla 77a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (2020), dove ha ottenuto il Leone d'argento - Gran premio della giuria. "Nuevo orden” metta a tema le disparità sociali ricorrenti, il sempre più profondo divario tra pochi, pochissimi, ricchi e numerosi poveri ammassati nelle periferie. Racconta lo scoppiare di una scintilla, la sommossa popolare che porta a un colpo di Stato in cui l’esercito fa la parte del leone. Due le prospettive nella storia: da un lato la borghese Marianne, rapita il giorno del suo matrimonio e finita in una caserma lager; dall’altro, uno dei domestici, Christian, che osserva impotente i moti tumultuosi, rischiando di esserne travolto. Il regista Michel Franco guarda alla storia rappresentata come a un continuo intersecarsi di realtà e metafora. È tutto vero il clima di odio che si respira alle nozze di Marianne, ma sono anche simbolici i rimandi del racconto alle profonde disparità sociali che minano la democrazia messicana. Lo stile è vigoroso e il ritmo serrato, confermano che esiste un cinema messicano di denuncia e insieme di grandi capacità espressive. Di violenza ce n’è tanta, ma mai gratuita o fuori contesto. Franco si serve di una narrazione realista e non poco cruda per rimarcare il suo monito alla società messicana e globale tutta. Ci regala, infatti, una potente e intensa suggestione, nella forma dell’incubo, sul nostro presente prossimo, se non riusciamo a invertire la rotta sotto il profilo economico-sociale; un domani pronto a tingersi di nero e di violenza, se non viene disinnescata quella cultura dello scarto esasperata e selvaggia. La regia ci accompagna in questa notte fosca con grande controllo e incisività, muovendosi su una sceneggiatura che tiene bene il passo con le immagini, non rivelando mai incertezze o cali di tensione. Un film che sconvolge, disorienta, ma da cogliere nella prospettiva del presagio, come un campanello d’allarme da suonare prima che la notte si faccia buia del tutto. Dal punto di vista pastorale il film “Nuevo orden” è complesso, problematico e adatto per dibattiti per il solo pubblico adulto, data la presenza di numerose scene violente.

Utilizzazione

Adatto per la programmazione ordinaria, il film è indicato per un solo pubblico adulto data la presenza di numerose scene violente.

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