Occhiali neri

Valutazione
Complesso, Problematico
Tematica
Disabilità, Donna, Giallo - Triller
Genere
Horror/Thriller
Regia
Dario Argento
Durata
87'
Anno di uscita
2022
Nazionalità
Italia/Francia
Titolo Originale
Occhiali neri
Distribuzione
Vision Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Dario Argento, Franco Ferrini
Fotografia
Matteo Cocco
Musiche
Arnaud Rebotini
Montaggio
Flora Volpeliere
Produzione
Urania Pictures e Getaway Films in collaborazione con RAI Cinema, CANAL+, CINE + e SKY

Interpreti e ruoli

Ilenia Pastorelli (Diana), Asia Argento (Rita), Maria Rosaria Russo (Ispettrice Bajani), Andrea Gherpelli (Matteo), Gennaro Iaccarino (Ispettore Baldacci), Xinyu Zhang (Chin), Viktorie Ignoto (Escort)

Soggetto

A Roma, durante un’eclisse, Diana, giovane escort, diventa l’imprevista preda di un serial killer. Per sfuggire al suo aggressore, si schianta contro una macchina, perdendo la vista…

Valutazione Pastorale

Passano gli anni ma Dario Argento non cambia, non vuole cambiare, è più forte di lui, della sua volontà di fantasia. E quindi ecco ancora al centro della storia una escort, Diana, che, in fuga da un suo cliente aggressore, ha un brutto incidente, dal quale esce viva ma con gli occhi ormai inutilizzabili. La cecità di Diana è l’essenza della vicenda, rappresenta l’alternativa con l’eclisse solare che apre il film. Diana, ora non vedente, trova un sostegno inatteso in Rita, pronta ad aiutarla nelle situazioni più difficili. E poi spunta Chin, il piccolo sopravvissuto all’incidente e affidato a una struttura di recupero, dove fa molta fatica ad adattarsi. Diana, Rita e Chin sono gli scarni protagonisti di una vicenda che più si ostina a cercare divagazioni narrative e più rischia di girare a vuoto nella genericità dei fatti e delle situazioni. “La cecità –dice Argento- è un tema che ho già visitato, mi affascina l’idea di comunicare quella sensazione di fragilità e di panico che domina il cuore pulsante del personaggio (…)”. Peccato però che l’ipotesi di restituire una visione “altra” della realtà osservata resti appunto a livello di semplici ipotesi e non si traduca in realtà. Come in tante altre circostanze, la verità dei personaggi non coincide con il loro muoversi tra le righe di una vicenda horror che fa aumentare la paura ma non rende giustizia al loro faticoso muoversi tra spazi larghi e spesso privi di senso. Lo sguardo si fa arido, e la bellezza di Diana /Ilenia Pastorelli funziona come presenza fisica meno come capacità inquietante. Resta il consueto fascio di appunti srotolati in un testo che prova a mettere paura senza riuscirci, a dare l’idea della ragazza indifesa che si ribella al destino avverso. E con ciò, abbiamo detto tutto. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico (forse), da destinare ad appassionati del genere.

Utilizzazione

Il film è da proporre a un pubblico di patiti del cinema horror, di Dario Argento, della sua lunga, coerente carriera di cineasta.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV