Odio il Natale. Stagione 2

Valutazione
Brillante, Consigliabile, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Amore-Sentimenti, Dialogo, Dolore, Donna, Famiglia, Famiglia - fratelli sorelle, Famiglia - genitori figli, FILM>commedia, Malattia, Mass-media, Matrimonio - coppia, Metafore del nostro tempo, Solidarietà
Genere
Commedia, medical drama, Sentimentale
Regia
Laura Chiossone
Durata
Stagione 2, episodi 6, durata 30'
Anno di uscita
2023
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
Odio il Natale
Distribuzione
Netflix
Soggetto e Sceneggiatura
Dalla serie norvegese “Natale con uno sconosciuto” (“Hjem til jul”, 2019-20), la sceneggiatura italiana è firmata da Elena Bucaccio insieme a Costanza Cerasi, Chiara Villa e Silvia Leuzzi.
Fotografia
Armando Buttafava
Musiche
Michele Braga, Emanuele Bossi, Marco Guazzone
Montaggio
Alessio Doglione
Produzione
Luca Bernabei, Matilde Bernabei. Casa di produzione: Lux Vide

Serie disponibile sulla piattaforma Netflix

Interpreti e ruoli

Pilar Fogliati (Gianna), Glen Blackhall (Umberto), Pierpaolo Spollon (Filippo), Fiorenza Pieri . (Margherita), Beatrice Arnera (Titti), Chiara Bono (Monica), Fortunato Cerlino (Elio), Jenny De Nucci (Stella), Lodo Guenzi (Bruno), Debora Villa (Terapeuta di coppia), Nicolas Maupas (Davide), Massimo Rigo (Pietro), Sabrina Paravicini (Marta)

Soggetto

Chioggia, dicembre. Ritroviamo l’infermiera Gianna, non più sola ma fidanzata con il collega ospedaliero Umberto. Tutto sembra girare per il verso giusto, finché un terremoto non si abbatte sulla sua vita: i genitori non vogliono festeggiare il Natale perché hanno deciso di separarsi; stessa sorte per la sorella Margherita e per l’amica di sempre Titti. Nel frattempo, Gianna fa la conoscenza dei nuovi vicini di casa, Filippo, vedovo con la figlia adolescente Monica.

Valutazione Pastorale

Forte dei consensi raccolti nel 2022, arriva esattamente un anno dopo la seconda stagione di “Odio il Natale”, una collaborazione tra Lux Vide e Netflix. La produzione è sempre targata Luca e Matilde Bernabei, mentre la Head Writer si conferma Elena Bucaccio; a firmare la sceneggiatura, i sei nuovi episodi, insieme alla Bucaccio sono Costanza Cerasi, Chiara Villa e Silvia Leuzzi. La struttura del racconto si mantiene saldamente su un binario multi-genere, dove la componente principale è la commedia; accanto a tale linea, che omaggia la tradizione hollywoodiana della “screwball comedy”, figurano dinamiche romance, le (dis)avventure di Gianna e degli altri comprimari, ma anche inserti da medical drama con i casi ospedalieri che riguardano Stella (Jenny De Nucci) ed Elio (Fortunato Cerlino): la prima è una giovane donna che deve fronteggiare il ripresentarsi di un tumore e il secondo un professore con i primi segnali di Alzheimer. E se la proposta appare composita, stratificata, a ben vedere le questioni di cuore di Gianna restano il filo rosso. Tutto ruota attorno a lei. E la Fogliati è brava nel fare da perno al racconto, tratteggiando la protagonista come un’odierna eroina romantica e al contempo come una goffa pasticciona alla Bridget Jones. L’attrice arricchisce il personaggio di note brillanti e pennellate emotive convincenti. L’andamento narrativo è fin troppo lineare e prevedibile, senza particolari colpi di scena, ma nell’insieme la proposta si qualifica come positiva, brillante e di senso: è sì un racconto di evasione, leggero, ma lontano dalla banalità. Miniserie consigliabile, brillante, per dibattiti.

Utilizzazione

Per i temi in campo, la serie è indicata per adulti e adolescenti.

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