Odio l’estate

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Famiglia - genitori figli
Genere
Commedia
Regia
Massimo Venier
Durata
110'
Anno di uscita
2020
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
Davide Lantieri, Michele Pellegrini, Massimo Venier, Aldo Giovanni e Giacomo
Fotografia
Vittorio Omodei Zorini
Musiche
Brunori SAS
Montaggio
Enrica Gatto
Produzione
Paolo Guerra per AGIDI DUE, Medusa Film, Sky Cinema

Interpreti e ruoli

Aldo Baglio (Aldo), Giovanni Storti (Giovanni), Giacomo Poretti (Giacomo), Lucia Mascino (Barbara), Carlotta Natoli (Paola), Maria Di Biase (Carmen), Roberto Citran (Rudi Contrada), Massimo Ranieri (Massimo Ranieri), Michele Placido (Maresciallo dei Carabinieri), Carlo De Ruggieri (Pirola), Francesco Brandi (Gerolin), Sabrina Martina (Alessia), Davide Calgaro (Salvo)

Soggetto

Tre famiglie in vacanza si trovano casualmente a dover condividere la stessa casa: non mancheranno i problemi...

Valutazione Pastorale

“Odio l’estate” è il decimo film di finzione dei comici Aldo, Giovanni e Giacomo, il sesto firmato con il regista Massimo Venier, cui si legano i successi più noti del trio come “Tre uomini e una gamba” (1997), “Così è la vita” (1998), “Chiedimi se sono felice” (2000) e “Tu la conosci Claudia?” (2004). “Odio l’estate” si presenta dunque come un ritorno alle origini per la comicità di Aldo, Giovanni e Giacomo dopo lo sperimentale (ma non troppo riuscito) “Fuga da Reuma Park”, nonché dopo le paventate voci di scioglimento artistico. Va detto che gli eterni ragazzi della commedia sono più in forma che mai, mettendo a segno un film frizzante e dall’umorismo garbato, che strizza l’occhio alla malinconia senza però perdersi in essa. “Odio l’estate” potrebbe essere definito come un film alla “Ferie d’agosto” (1996) di Paolo Virzì, ma svuotato da quella sua carica di cinismo a tratti graffiante. È un racconto della famiglia di oggi, attraverso tre ritratti di vacanzieri milanesi, alle prese con affanni lavorativi, apprensioni educative e dinamiche sentimentali finite nelle secche del tempo coniugale. Nel racconto il grado di problematicità è sempre adeguatamente bilanciato da un respiro positivo. A ben vedere, infatti, si tratta di un film che mette a tema la famiglia con i suoi valori, rivolgendosi proprio alla famiglia come pubblico di riferimento. Nonostante qualche passaggio narrativo possa apparire “telefonato” o eccessivamente buonista, la commedia dimostra di possedere un meccanismo collaudato e ben funzionante, dove l’umorismo del trio puntella adeguatamente ogni passaggio; a imprimere ulteriore brio al racconto sono anche le brave Lucia Mascino, Carlotta Natoli e Maria Di Biase. Il film è un prodotto godibile, che invita alla spensieratezza nonostante le note drammatiche che spesso la realtà impone; una spensieratezza dalle vibrazioni estive cui contribuiscono bene le musiche di Brunori Sas. Dal punto di vista pastorale “Odio l’estate” è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e in successive occasioni di dibattito sui temi della famiglia, del rapporto padre-figlio, nonché dell'amicizia e del senso vita.

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