OGNI MALEDETTO NATALE

Valutazione
Consigliabile, brillante
Tematica
Famiglia, Lavoro, Matrimonio - coppia, Natale
Genere
Commedia
Regia
Luca Vendruscolo
Durata
95'
Anno di uscita
2014
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
Id.
Distribuzione
01 Distribution
Musiche
Giuliano Taviani
Montaggio
Patrizio Marone

Orig.: Italia (2014) - Sogg. e scenegg.: Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo - Foogr.(Scope/a colori): Michele Paradisi - Mus.: Giuliano Taviani - Montagg.: Patrizio Marone - Dur.: 95' - Produz.: Lorenzo Mieli, Mario Gianani per WildSide con RAI Cinema.

Interpreti e ruoli

Alessandro Cattelan (Massimo Marinelli Lops), Marco Giallini (Fano/Silvestri), Corrado Guzzanti (Sauro/Benji), Alessandra Mastronardi (Giulia Colardo), Valerio Mastandrea (Tiziano Colardo/Baldovino), Laura Morante (Maria/Ludovica), Francesco Pannofino (Aldo Colardo/Marc'Antonio), Caterina Guzzanti (Antonella/Tiziana), Andrea Sartoretti (Gaetano/poliziotto 2), Stefano Fresi (Rino/poliziotto 1), Franco Ravera . (sindaco), Valerio Aprea (primitivo/ragazzo Caritam), Massimo De Lorenzo (Guido)

Soggetto

Conosciutisi in modo del tutto casuale, Massimo e Giulia si innamorano. E' quasi Natale e lui, in genere decisamente refrattario, si fa poi convincere a passare la festa nella casa di lei in un paesino della Tuscia. Si trova così calato in un'atmosfera del tutto imprevedibile, fatta di tradizioni e ripicche, giochi e antichi conti da regolare, abitudini e antipatie reciproche non sopite. Finisce che i due ragazzi litigano. Massimo se ne va e torna nella grande villa di Roma dove vivono i genitori e il resto della famiglia, ricchi imprenditori di nobili discendenze. Qui, dopo qualche incertezza si presenta Giulia. Vorrebbe fare pace ma lui, rientrato in pieno nel clima da competizione con il padre e i fratelli, riesce a rovinare tutto. Forse però non é del tutto finita e il clima del Natale si può ancora salvare.

Valutazione Pastorale

Ciarrapico, Torre e Vendruscolo cominciano a lavorare insieme a cavallo tra fine anni '90 e inizio 2000. Nel 2006 nasce la serie tv "Buttafuori", dal 2007 al 2010 é la volta di "Boris" (serie tv) e a seguire "Boris-il film", distribuito anche nelle sale. Eccoli ora ad affrontare quella che dovrebbe essere una sorta di prova generale nel rapporto tra qualità espressiva e quantità di materiale narrativo. L'espediente è di immaginare due spaccati familiari lontani e opposti (quello di Giulia grezzo, rozzo, tutto legato ai sapori e alle tradizioni contadine; quello di Massimo ricco, elegante, tutto fatto di bella forma, di forte senso di se e del proprio ruolo sociale) e di affidarli allo stesso gruppo di attori: che costruiscono così un doppio ruolo come risultato di un doppio approccio al momento centrale delle feste natalizie. L'idea è felice; nello sviluppo delle trame,la prima (quella contadina)accusa strada facendo qualche calo di inventiva e di mordente; la seconda (quella cittadina) affronta meglio il peso dei mutamenti, dell'apparire di sotterfugi e ipocrisie. La messa alla berlina di un finto clima augurale sembra toccare passaggi di un antico clima monicelliano, fatto di astuzia, beffa, cinismo. E di verità più limpida. Qualche sbavatura registica spezza la compattezza narrativa, ma di certo gli attori risultano tutti giusti, centrati, motivati, divisi tra finzione, utopia, riferimenti a macchiette e canovacci da vecchia commedia degli equivoci. I risultati sono tutto sommato apprezzabili, e il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e nell'insieme brillante.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come prodotto italiano di taglio scorrevole, divertente, non privo di spunti di riflessione.

Le altre valutazioni

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