Omicidio nel West End

Valutazione
Brillante, Consigliabile, Adatto per dibattiti
Tematica
Amore-Sentimenti, Cinema nel cinema, Cronaca, Denaro, Donna, Famiglia, Famiglia - fratelli sorelle, Giustizia, Letteratura, Matrimonio - coppia, Morte, Politica-Società, Potere, Teatro
Genere
Commedia, Giallo, Poliziesco
Regia
Tom George
Durata
98'
Anno di uscita
2022
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
See How They Run
Distribuzione
Searchlight Pictures,
Soggetto e Sceneggiatura
Mark Chappell
Fotografia
Jamie D. Ramsay - SASC
Musiche
Daniel Pemberton
Montaggio
Gary Dollner ACE, Peter Lambert
Produzione
Gina Carter, Damian Jones, Thomas Darby-Evans, Marie Dong. Casa di produzione: Searchlight Pictures, DJ Films

Interpreti e ruoli

Sam Rockwell (Ispettore Stoppard), Saoirse Ronan (Agente Stalker ), Adrien Brody (Leo Kopernick), Ruth Wilson (Petula Spencer), David Oyelowo (Mervyn Cocker-Norris), Reece Shearsmith (John Woolf), Harris Dickinson (Richard Attenborough), Charlie Cooper (Dennis Corrigan), Shirley Henderson (Agatha Christie), Pippa Bennett-Warner (Ann Saville), Pearl Chanda (Sheila Sim), Paul Chahidi (Fellowes), Sian Clifford (Edana Romney), Jacob Fortune-Lloyd (Gio), Lucian Msamati (Max Mallowan)

Soggetto

Londra anni ’50, nella centrale zona del West End, dove risiede il meglio dell’offerta del teatro inglese, va in scena il giallo “Trappola per topi” di Agatha Christie. Quando il regista hollywoodiano Leo Kopernick, incaricato dell’adattamento del soggetto per il grande schermo, viene trovato morto nei camerini del teatro, si apre la caccia all’assassino. L’intero cast di “Trappola per topi” finisce nella lista dei sospetti...

Valutazione Pastorale

Un film appetitoso, per gli amanti degli intrighi sofisticati in stile Agatha Christie, narrati con un twist di brio. Parliamo di “Omicidio nel West End” (“See How They Run”), la prima regia cinematografica di Tom George – apprezzato per la serie comica “This Country”, incoronata ai Bafta – su sceneggiatura di Mark Chappell (“Appunti di un giovane medico”, “Flaked”). La storia. Londra anni ’50, nella centrale zona del West End, dove risiede il meglio dell’offerta del teatro inglese, va in scena il giallo “Trappola per topi” di Agatha Christie. Quando il regista hollywoodiano Leo Kopernick (Adrien Brody), incaricato dell’adattamento del soggetto per il grande schermo, viene trovato morto nei camerini del teatro, si apre la caccia all’assassino. L’intero cast di “Trappola per topi” finisce nella lista dei sospetti. A guidare le indagini sono l’ispettore Stoppard (Sam Rockwell), veterano a Scotland Yard con problemi però di alcolismo, e la sgomitante recluta Stalker (Saoirse Ronan). È quasi un’istituzione nell’ambiente londinese “The Mousetrap”, “Trappola per topi”, testo teatrale dalla regina del giallo, Agatha Christie, un intrigo poliziesco con sfumature da commedia che prende le mosse da un radio-drama. Lo spettacolo è stato messo in scena per ben 68 anni consecutivi, dall’ottobre 1952, registrando un’interruzione solo nel 2020 per il Covid. L’adattamento cinematografico avviene sotto la bandiera a stelle e strisce della Walt Disney Company, attraverso la sussidiaria Searchlight, garanzia di mezzi e qualità. La resa è infatti suggestiva e accurata, tanto per costumi e scenografia, con splendide ricostruzioni di ambientazioni londinesi anni ’50, quanto per il coinvolgimento di attori di primo piano come i Premi Oscar Sam Rockwell (“Tre manifesti a Ebbing, Missouri”) e Adrien Brody (“Il Pianista”), la più volte candidata all’Oscar Saoirse Ronan (“Piccole donne”, “Brooklyn”) e la sempre brava Ruth Wilson ( “His Dark Materials”, “The Affair”). La regia di Tom George marcia spedita, alternando citazioni teatrali, letterarie e cinematografiche, regalando pertanto un mix godibile e raffinato, segnato da brillante umorismo di matrice nera. Al di là di qualche lungaggine o sottolineatura di troppo, a ben vedere le soluzioni narrative messe in campo risultano fin troppo riconducibili all’inconfondibile stile di Wes Anderson, ai suoi spumeggianti “Moonrise Kingdom”, “Grand Budapest Hotel” e “The French Dispatch”. L’esordio di George è comunque valido, contando anche sul fatto che il tempo lo aiuterà di certo a raffinare la sua marca stilistico-narrativa. Nell’insieme “Omicidio nel West End” è un’opera che affascina e coinvolge a più livelli, sia per l’intrigo giallo che per la ricercatezza delle citazioni, candidandosi pertanto a essere un buon titolo di frizzante e dotta evasione. Consigliabile, brillante, per dibattiti.

Utilizzazione

Adatto per la programmazione ordinaria, il film offre l'opportunità di approfondimenti sul rapporto cinema-teatro, cinema nel cinema, cinema-letteratura. Il sentiero di riferimento è il giallo, il "murder mistery" tipico della penna di Agatha Christie.

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