Orig.: Nuova Zelanda (1999) - Sogg.: tratto dal romanzo di Alan Duff "What becomes of the broken hearted?" - Scenegg.: Alan Duff - Fotogr.(Panoramica/a colori): Allen Guilford - Mus.: David Hirschfelder - Montagg.: Mike Horton - Dur.: 108' - Produz.: Bill Gavin - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.
Interpreti e ruoli
Temuera Morrison (Jake), Clint Eruera (Sonny), Nancy Brunning, Pete Smith, Lawrence Makaore, Rawiri Paratene, Julian Arahanga, Rena Owen
Soggetto
Negli scontri tra bande rivali, Jack ha perso il figlio Nick. Jack va con gli amici alla caccia al cinghiale. Tocca a lui portare a spalla la bestia e, in un momemto di riposo, racconta di se stesso: Nick é stato ucciso, la moglie lo ha lasciato, una figlia é morta, l'altro figlio Sonny sembra deciso a seguire le stesse orme nella lotta per bande che insanguina la zona. Sonny, accompagnato da Tania, la sua ragazza, é ormai lanciato e non sente ragioni. Organizza una spedizione durante la quale spara e uccide Grant, il rivale. Uno dei fedelissimi, Scimmia, organizza la vendetta. Jack rimprovera il figlio : i due litigano aspramente. Jack, da parte sua, dice basta alla guerra cittadina. Sonny ormai si é messo tutti contro. Scimmia fa fuori Tania e rapisce il ragazzo. Jack, avvertito del fatto, si presenta nel covo di Scimmia. Nono vuole battersi, ma stanno per eliminarlo, quando il tatuato lo salva. In mezzo ad una serie di cadaveri, padre e figlio vanno via insieme.
Valutazione Pastorale
Si tratta del 'seguito' di "Once were warriors", film di successo di alcuni anni fa. Ma tanto quello trovava motivi di interesse nella rappresentazione aspra e realistica di una Nuova Zelanda fatta di tante culture diverse e in un convincente svolgimento drammatico, quanto questo é invece fiacco, ripetitivo e prevedibile. Si ripetono alcuni personaggi e ciò sarebbe coerente con il tono di numero 2; a ripetersi purtroppo é anche il tono monolitico della vicenda: una guerra per bande non si sa più tanto bene da cosa motivata, e poi bar, birre, arrabbiature, toni alti, riappacificazioni improvvise. E tanta violenza a livelli continuati e ossessivi. Alla fine la furia degli scontri é tale, da ingenerare noia e quindi da sminuirne anche l'efficacia visiva. I caratteri dei personaggi sono inesistenti e il film é talmente privo di una convincente sostanza espositiva e drammatica da risultare svuotato. Dal punto di vista pastorale, questo svolgimento si risolve nella valutazione del futile, sia pure con l'indicazione di 'violento' che caratterizza molte sequenze. UTILIZZAZIONE: il film può essere trascurato, sia in programmazione ordinaria sia in altre occasioni. Attenzione per i minori in occasione di eventuali passaggi televisivi.