PATHFINDER – La leggenda del guerriero vichingo

Valutazione
Accettabile, crudezze
Tematica
Avventura, Storia
Genere
Avventuroso
Regia
Marcus Nispel
Durata
99'
Anno di uscita
2007
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Pathfinder
Distribuzione
20th Century Fox Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Laeta Kalogridis ispirato al film "L'arciere di ghiaccio" di Nils Gaup
Musiche
Jonathan Elias
Montaggio
Jay Friedkin, Glen Scantlebury

Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg.: ispirato al film "L'arciere di ghiaccio" di Nils Gaup (Norvegia, 1987) - Scenegg.: Laeta Kalogridis - Fotogr.(Scope/a colori): Daniel Pearl - Mus.: Jonathan Elias - Montagg.: Jay Friedkin, Glen Scantlebury - Dur.: 99' - Produz.: Arnold Messer, Marcus Nispel, Mike Medavoy.

Interpreti e ruoli

Russell Means (Pathfinder), Karl Urban (Fantasma), Moon Bloodgood (Starfire), Clancy Brown (Gunnar), Jay Tavare (Blackwing), Ralf Moeller (Ulfar), Kevin Loring . (Jester)

Soggetto

Sbarcata sulle coste del Nord America, una spedizione vichinga si scontra violentemente con una tribù indiana. Debellati, i Vichinghi riprendono il mare ma lasciano a terra un ragazzo che viene adottato dai nativi. Molti anni dopo, quando i vichinghi tornano sul posto e la lotta si riapre, a capo dei locali si mette il ragazzo ora cresciuto e deciso a contrastare la sua gente di un tempo. I combattimenti sono cruenti, ma alla fine Pathfinder (così si chiama il giovane) riesce a fermare la battaglia e ad avviare un periodo di pace.

Valutazione Pastorale

Ispirandosi a "L'arciere di ghiaccio" (di Nils Gaup, Norvegia 1987), il copione recupera uno scenario insolito sia sotto il profilo storico che ambientale. La ricostruzione, affidata da una fotografia cupa e a colori intensi, è valida e azzeccata. La trama è semplice, ma qua e là emergono i temi della nascita e della scomparsa delle popolazioni antiche (sulla scia dell'Apocalypto di Mel Gibson), della lotta per la sopravvivenza, dell'ineluttabilità della guerra in contrasto con i sentimenti filiali e parentali. L'azione prevale sulla riflessione, manca lo scarto epico, e tutto si conclude con la vittoria del 'buono'. Il film mantiene una sua coerenza narrativa e, dal punto mdi vista pastorale, é da valutare come accettabile, e segnato da non poche crudezze. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza di minori. Stessa cura é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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