POLAR EXPRESS

Valutazione
Accettabile, poetico***
Tematica
Bambini, Film per ragazzi
Genere
Favolistico
Regia
Robert Zemeckis
Durata
100'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The Polar Express
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Robert Zemeckis, William Broyles jr. tratto dal romanzo omonimo di Chris Van Allsburg
Musiche
Alan Silvestri
Montaggio
R.Orlando Duenas, Jeremiah O'Driscoll

Orig.: Stati Uniti (2004) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di Chris Van Allsburg - Scenegg.: Robert Zemeckis, William Broyles jr. - Fotogr.(Scope/a colori): Don Burgess - Mus.: Alan Silvestri - Montagg.: R.Orlando Duenas, Jeremiah O'Driscoll - Dur.: 100' - Produz.: Gary Goetzman, Tom Hanks, Robert Zemeckis.

Interpreti e ruoli

Tom Hanks (Capo treno/bambino eroe), Leslie Zemeckis (Sarah/la madre), Nona Gaye (Holly), Peter Scolari (ragazzo solitario), Chris Coppola (Senza denti), Andrew Ableson (capo cameriere), Michael Jeter (Steamer/Smokey)

Soggetto

Nella notte di Natale, un ragazzino sotto le coperte pensa che quella dell'arrivo di Babbo Natale sia tutta una bugia. Spinto da un forte rumore, esce di casa e vede un enorme treno a vapore pieno di suoi coetanei e un baffuto capotreno che lo invita a salire. E' il Polar Express, sul quale il ragazzino sale e che ha come destinazione il luogo dove Babbo Natale riunisce i regali e poi parte con la sua slitta per le consegne a tutti i bambini del mondo. Così, dopo un viaggio mirabolante e pieno di sorprese, il piccolo protagonista fa ritorno a casa. Tra le mani ha una palla di Natale: scuotendola, sente suonare il campanello. I genitori vicino a lui invece non avvertono alcun rumore.

Valutazione Pastorale

Tom Hanks ha prestato al proprio viso alla cosiddetta "performance capture", ossia quella tecnica che permette di catturare le espressioni degli attori e di trasferirle sui personaggi animati. Robert Zemeckis firma così un'altra favola di forte impatto visivo, nella quale l'uso delle nuove tecnologie digitali é con intelligenza messo al servizio di un copione dinamico e incalzante. Il Natale esiste, quando ciascuno é disponibile a crederci, e così la fiaba, luogo di quella fantasia che è parte importante della nostra crescita, del nostro immaginario, del nostro vivere con gli altri. Sottolineare che il viaggio verso la presa di coscienza del vero Natale é un po' esteriore e non va mai al profondo della trascendenza dell'Evento é doveroso quanto confermare la sincerità di fondo dell'operazione che unisce una nuova frontiera espressiva del cinema alla voglia di recuperare gli antichi valori infantili della sorpresa e della scoperta. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile e nell'insieme poetico. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre come intrattenimento per bambini e adolescenti.

Le altre valutazioni

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