Sogg. e Scenegg.: Sy Richardson, Dario Scardapane - Fotogr.: (scope/a colori ) Peter Menzies - Mus.: Michel Colombier - Mont.: Mark Conte - Dur.: 131'- Prod.: Preston Holmes, Jim Steele
Interpreti e ruoli
Mario Van Peebles (Jessie Lee), Stephen Baldwin (Little J.), Charles Lane (Weezie), Tiny Lister (Obobo), Jr (Carver), Blair Underwood (Lana), Salli Richardson (Vera), Vesta Williams, Big Daddy Kane, Billy Zane, Melvin Van Peebles, Tone Loc, Pam Grier, Isaac Hayes, Woody Strode, Nipsey Russell
Soggetto
nel 1897 a Cuba, durante la guerra ispano-americana, in un gruppo di disertori neri trova scampo Jessie Lee, condannato al servizio militare a vita. Approdato (con una barca che trasporta bare di morti in guerra) a New Orleans, il gruppo viene tenuto a freno da Jessie: poiché ha trafugato una cassa di monete d'oro che il colonnello Graham, disonesto e sadico comandante, ha incaricato di sottrarre. Jessie , figlio di un predicatore pacifista ed integrazionista, King David Lee, massacrato dai bianchi davanti alla chiesa dell'erigenda comunità di Freemanville, ora realizzata, vuole tornarvi a capo del suo gruppo per vendicarsi. Con lui sono un tenente bianco ex giocatore d'azzardo, Little J., il piccolo ex attendente di Graham, il furbo Weezie, il gigantesco Obobo e Angel. A loro si unisce un nero detto Padre Eterno, giocatore d'azzardo colto sul fatto dai clienti inferociti e salvato da Little J. a New Orleans. Durante il viaggio il gruppo solidarizza, e adotta anche un bambino sopravvissuto al massacro d'una famiglia di colore nel deserto. Dopo aver fatto fondere le monete in lingotti e aver eliminato il fabbro, il gruppo arriva a Freemanville, dove Jessie ritrova tra gli amici d'infanzia lo sceriffo Carver che si è messo con Lana, la sua ex donna, figlia del suo maestro d'armi, Papà Joe. Lo sceriffo della vicina Cutterstown, il sordido Bates, aspetta Jessie per intascare la taglia: anche Graham sta per giungere per riavere il suo oro. Mentre Jessie e Lana ricordano il passato, Bates arriva chiedendo di Jessie, e fa pestare a morte Little J. e arresta Obobo e Papà Joe. Travestito da appartenente al Ku Klux Klan, Jessie libera i due e uccide il vice di Bates, implicato come l'altro nell'uccisione di suo padre, ma deve affrontare, con la cittadinanza schierata al suo fianco, il duplice attacco di Bates e Graham, nonché il tradimento di Carver, che trama con Bates per trafugare tutti i diritti di proprietà della zona dove dovrà passare la ferrovia, Nello scontro trovano la morte Bates, Graham, Obobo e Weezie. Con l'oro Jessie promette di ricostruire una nuova Freemanville.
Valutazione Pastorale
basato su una realtà storica completamente ignorata dalla storia ufficiale, il film si muove agilmente e con belle sequenze fino all'arrivo della "posse" (il gruppo) di colore in continente. Poi, cessato l'interesse per la novità della vicenda, e caduti nel clima classico della vendetta western e del viaggio nelle terre selvagge d'occidente, si avverte il desiderio del regista di strafare, con imitazioni anche palesi dello stile dei grandi classici. Un colore pesante, a tratti ossessivo, in cui predomina il bruno, aleggia su tutta la pellicola, attraversata da fulminanti sequenze d'azione e talora impreziosita da immagini efficaci, come quella della barca carica di bare, talora scontata in certe scene di battaglia a Freemanville.
È tuttavia un film che potrebbe essere anche oggetto di dibattiti e studi su un periodo poco noto della storia americana. L'interpretazione degli attori è di buon livello, e la musica a volte ignora deliberatamente i due secoli che separano l'allora dall'oggi per cantare col moderno rap le gesta di questi dimenticati pistoleri figli di schiavi.