PROVA A PRENDERMI

Valutazione
Accettabile, brillante
Tematica
Delinquenza minorile, Famiglia - genitori figli, Giovani, Storia
Genere
Commedia
Regia
Steven Spielberg
Durata
140'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Catch me if you can
Distribuzione
United International Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Jeff Nathanson basato sul libro "Prendimi se puoi" di Frank W.Abagnale jr.
Musiche
John Williams
Montaggio
Michael Kahn

Orig.: Stati Uniti (2002) - Sogg.: basato sul libro "Prendimi se puoi" di Frank W.Abagnale jr. - Scenegg.: Jeff Nathanson - Fotogr.(Normale/a colori): Janusz Kaminski - Mus.: John Williams - Montagg.: Michael Kahn - Dur.: 140' - Produz.: Steven Spielberg, Walter F.Parkes.

Interpreti e ruoli

Leonardo Di Caprio (Frank W.Abagnale jr.), Tom Hanks (Carl Hanratty), Christopher Walken (Frank W.Abagnale), Nathalie Baye (Paula), Martin Sheen (Roger)

Soggetto

All'inizio degli anni '60 Frank W.Abagnale, poco più che adolescente, fortemente segnato dalla separazione dei genitori, mette in atto alcune truffe, che diventano via via sempre più sofisticate e riguardano sia lui stesso come persona sia la capacità di emettere assegni falsi praticamente irriconoscibili. Abagnale così diventa di volta in volta professore, medico (lavora in un'ospedale), avvocato (in questa occasione conosce la figlia di un principe del foro, i due decidono di sposarsi ma il giorno della festa lui scappa, chiedendo a lei di raggiungerlo all'aeroporto), pilota di linea (recluta le hostess e stabilisce il record di chimometri percorso in volo). L'agente dell'FBI Carl Hanratty lo insegue da anni ma all'ultimo qualcosa succede ad impedirgli di arrestarlo. Una nuova traccia si apre, quando Carl individua in Francia la tipografia dove Frank fa stampare gli assegni falsi. A Marsiglia, alla vigilia di Natale 1969, Frank viene arrestato e consegnato alla polizia francese. Carl riesce quindi a farlo estradare. Quando stanno per atterrare a New York, Frank scappa dall'aereo. Ripreso, viene condannato a 12 anni di isolamento. Dopo qualche tempo in carcere Frank riceve la visita di Carl e di un esponente della sezione antifrode bancaria dell'FBI. A Frank viene offerto di mettere la sua abilità di falsario al servizio dell'FBI. Accetta ed ottiene un ufficio vicino a quello di Carl. Privo di sorveglianza, nel week-end Frank cerca di scappare. Il lunedì mattina Carl lo aspetta al lavoro. Frank arriva molto tardi ma subito si mette a parlare di assegni con Carl.

Valutazione Pastorale

Frank Abagnale esiste davvero. Oggi, a 54 anni, sposato con tre figli, é considerato il massimo esperto internazionale di frodi e lavora su commissione per banche, aziende, compagnie di assicurazione, oltre all'FBI che per prima fiutò la possibilità di utilizzare in senso opposto quelle sue 'qualità'. Abagnale é figlio di un commerciante di New York e di una francese conosciuta dal padre in Europa alla fine della guerra. Aveva appena sedici anni quando ha cominciato a cambiare identità e a falsificare asssegni, quindi a scappare da uno Stato all'altro, sempre inseguito sempre volatilizzato. Un personaggio originale e insolito, che Spielberg ha ritenuto ideale per tornare a girare una storia leggera e frizzante, una commedia rocambolesca nella quale realtà e finzione possono confondersi e darsi il cambio creando le premesse di cinema allo stato puro. In filigrana, e in modo sempre più convinto, Spielberg fa di Abagnale il prototipo di quel sogno americano cominciato con John Kennedy e finito tragicamente nelle giungle vietnamite. Impugnando la m.d.p. come un morbido pennello, Spielberg ricostruisce gli anni Sessanta con una tavolozza cromatica netta e pulita, minuziosa nei dettagli, ricca nelle sfumature, stimolante nelle notazioni psicologiche. La ricera dell'identità è il tema conduttore: anche nella sottile guerra di nervi che si instaura tra Frank e Carl e nel ribaltamento delle posizioni tra guardie e ladri. Altrettanto importante poi, nel cammino tra valori che vengono a mancare, é il divorzio tra i genitori, mai veramente assorbito da Frank e motivo per lui di grande delusione. Con acume e intelligenza, Spielberg ricostruisce la cronaca ma insieme fa Storia, suggerisce valori e disvalori, lancia sguardi non del tutto sereni sull'America del Terzo Millennio. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, e nell'insieme brillante. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare sia come spettacolo di buon livello sia in ordine ai temi sopra accennati (America, anni '60, ricerca di identità...).

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