PUNTO DI NON RITORNO

Valutazione
Futile, crudezze
Tematica
Fantascienza
Genere
Fantascienza
Regia
Paul Anderson
Durata
93'
Anno di uscita
1997
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
EVENT HORIZON
Distribuzione
U.I.P.
Soggetto e Sceneggiatura
Philip EisnerPhilip Eisner
Musiche
Michael Kamen
Montaggio
Martin Hunter

Sogg e Scenegg.: Philip Eisner - Fotogr.: (Scope/a colori) Adrian Biddle - Mus.: Michael Kamen -Montagg.: Martin Hunter - Dur.: 93' - Produz.: Lawrence Gordon, Lloyd Levin, Jeremy Bolt

Interpreti e ruoli

Laurence Fishburne (capitano Miller), Sam Neill (William Weir), Kathleen Quinlan (Peters), Joely Richardson (Starck), Richard T.Jones (Cooper), Jack Noseworthy (Justin), Jason Isaacs (D.J.), Sean Pertwee (Smith), Holley Chant, Peter Marinker, Barclay Wright.

Soggetto

Nell’anno 2047, viene organizzata una spedizione allo scopo di recuperare la Event Horizon, un prototipo di nave spaziale progettato per raggiungere le stelle più lontane e scomparso sette anni prima. Autore del progetto è il dottor Weir, uno scienziato perseguitato dal ricordo del suicidio della moglie Claire, che sogna come un incubo ricorrente. Della spedizione affidata ad un gruppo di specialisti nel salvataggio spaziale, fanno parte il comandante Miller, il navigatore Stark, i tecnici Peters e Cooper, l’ingegnere Justin, il dottor D.J. e il pilota Smith. Solo dopo essersi inoltrati nello spazio, Weir spiega che la Event Horizon è stata la prima nave spaziale progettata per superare la velocità della luce ed è scomparsa dopo l’attivazione del “sistema di gravità”, il rivoluzionario dispositivo tecnologico di cui è dotata. Weir fa ascoltare una registrazione, unico indizio sulla misteriosa scomparsa: si sentono grida e lamenti disumani e terrificanti. L’equipaggio comincia ad avere paura, che aumenta quando appare la sagoma a forma di croce dell’E-vent Horizon e i biomonitor, in cerca di forme di vita, registrano dati strani e anormali. Saliti a bordo, tutti possono verificare che i membri della nave sono stati eliminati per avere oltrepassato i limiti temporali prefissati. 72 giorni dopo, la Event Horizon esplode, alcuni sopravvivono e tornano sulla nave di origine. Ma il mistero della Even Horizon resta insoluto.

Valutazione Pastorale

il film è sicuramente da inscrivere nel genere fanta-scienza, di cui mette in mostra tutti i tipici connotati: un certo tentativo di aggancio scientifico che poi scompare nella proposta dei puri effetti speciali con conseguente confusione di dati ed episodi; la ricerca del pianeta perduto come momento ultimo di avventura e di pericolo, l’affacciarsi di un messag-gio etico sui rischi di volere andare oltre i confini della conoscenza per addentrarsi in zone proibite all’uomo. Tutto è presente e facilmente leggibile ma allo stesso tempo chiuso in un racconto sempre meno coerente e privo di logica. Ci si affida ad un miscuglio di teorie che si fanno via via sempre più confuse, sopraffatte da crudezze visive in certi momenti eccessive e nell’in-sieme inutili. Dal punto di vista pastorale, sembra di poter concludere che prevale una superficialità di fondo, senza che ci sia una precisa volontà di far prevalere elementi positivi o negativi. Un film d’avventura non particolar-mente riuscito e privo di autentico interesse.
Utilizzazione: in programmazione ordinaria, il film può essere utilizzato con attenzione per la presenza dei minori. Ma forse l’unica occasione di utilizza-zione è quella di inserirlo in rassegne sulla fantascienza anni Novanta, rivolte ad appassionati ed estimatori del “genere”.

Le altre valutazioni

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