RED EYE

Valutazione
Accettabile, semplice
Tematica
Avventura
Genere
Avventuroso
Regia
Wes Craven
Durata
Anno di uscita
2005
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Red eye
Distribuzione
United International Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Carl Ellsworth Carl Ellsworth, Dan Foos
Musiche
Marco Beltrami
Montaggio
Patrick Lussier, Stuart Levy

Orig.: Stati Uniti (2005) - Sogg.: Carl Ellsworth, Dan Foos - Scenegg.: Carl Ellsworth - Fotogr.(Scope/a colori): Robert Yeoman - Mus.: Marco Beltrami - Montagg.: Patrick Lussier, Stuart Levy - Dur.. 90' - Produz.: Chris Bender, Marianne Maddalena.

Interpreti e ruoli

Rachel McAdams (Lisa Reisert), Cillian Murphy (Jackson), Brian Cox (Joe Reisert), Jayma Mays (Cynthia), Jack Scalia . (Charles Keefe)

Soggetto

Imbarcatasi su un volo notturno per Miami, Lisa Reisert, direttrice di hotel, si trova seduta a fianco di Jackson, un ragazzo che aveva già incontrato al bar dell'aeroporto. La conversazione sembra normale ma, quando sono a 9000 metri d'altezza, tutto cambia. Jackson ora rivela di essere in missione per uccidere il vice Segretario alla sicurezza interna. L'uomo chiede a Lisa di collaborare e, se rifiuta, suo padre verrà eliminato da un killer che aspetta solo una chiamata di conferma. Serve molta forza di volontà a Lisa per far finta di aderire alle richieste, riuscire a contattare l'albergo di Miami, avvertire una sua collega, parlare con il padre e, una volta atterrati, riuscire a sfuggire e raggiungere il genitore a casa. Dentro l'appartamento arriva anche Jackson e lo scontro che si apre è senza esclusione di colpi. Ma alla fine il malvivente viene eliminato e Lisa può abbracciare il padre.

Valutazione Pastorale

Regista di "Nightmare - Dal profondo della notte" e della serie di "Scream", Wes Craven, che lo voglia o no, ha una ben precisa etichetta. Dalla quale evidentemente ha voluto prendersi una vacanza (motivi alimentari?). Questo "Red eye" avrebbe forse fnzionato meglio come 'pilot' di una serie televisiva. Lasciato a se stesso, diventa un tranquillo, prevedibile prodotto avventuroso, una storiella sulla 'paura ad alta quota' già vista in altre occasioni. Intendiamoci: Craven ha un grande mestiere e il racconto fila via con quella 'pulizia' narrativa che denota scioltezza, abilità, occhio adeguato. Manca un po' di convinzione in quello che si vede, nei personaggi, in una suspence ridotta all'osso, in una paura mai veramente sostenuta. Un film a metà, forse utile da vedere in aereo per esorcizzare altre paure in volo. Dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile, e del tutto semplice. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da recuperare solo per gli appassionati di Craven e dei suoi excursus poco 'autoriali'. Qualche attenzione é comunque da riservare per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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