SANGUE SPARSO

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Giovani, Giustizia, Libertà, Politica-Società, Storia, Violenza
Genere
Drammatico
Regia
Emma Moriconi
Durata
110'
Anno di uscita
2014
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Flavia Entertainment
Musiche
Paolo Carlomé
Montaggio
Fabrizio Di Blasi, Dan Massa

Orig.: Italia (2014) - Sogg. e scenegg.: Emma Moriconi - Fotogr.(Panoramica/a colori): Matteo Scaranello - Mus.: Paolo Carlomé - Montagg.: Fabrizio Di Blasi, Dan Massa - Dur.: 110' - Produz.: Sabrina Virgili per 150° Produzioni italiane.

Interpreti e ruoli

Alessandro Egidi (Franco Bigonzetti), Simone Santilli ; Claudio Tagliacozzo (Francesco Ciavatta), Alessandro Bartella (Roberto Scialabba), Antonio Valerio Fontana (Alberto Giaquinto), Simone Balestro (Stefano Cecchetti), Mirko Delle Fratte (Francesco Cecchin), Alessio Messina (Ciro Principessa), Danilo Costanzi (Valerio Verbano), Fabio Sarnelli (Angelo Mancia), Emma Moriconi . (Paolo Di Nella)

Soggetto

Un uomo cammina per le vie adiacenti ad Acca Larentia, nel quartiere romano del Tuscolano. Ricorda gli eventi drammatici che ha vissuto durante la propria giovinezza quando militava nel Fronte delle Gioventù. Oggi, dopo trenta anni, quei ricordi prendono forma e rivivono. A partire appunto da quella strage accaduta ad Acca Larentia il 7 gennaio 1978.

Valutazione Pastorale

Molti giovani, dopo quella data, lasciarono la vita per quella che può essere definita nuna 'logica assurda': Alberto Giaquinto, Framnesco Cecchin, Valerio Verbano, Angelo Mancia, Paolo Di Nella. Di loro vengono ricostruite le storie e soprattutto il clima che condusse a quelle tragiche conclusioni. Rispetto agli argomenti trattati, è un film che certamente mancava nel panorama italiano e che va accolto per il coraggio profuso nella realizzazione e nella rievocazione delle idee e dei fatti. La regista Emma Moriconi (anche attrice nel ruolo di Giulia) imprime alla immagini un certo sapore retrò, che ben restituisce le atmosfere di quella fine degli anni 70. Un recupero tra verità e documento. Forse qualche passaggio è un po' affrettato, certe sequenze appaiono tirate via. Ma resta ampio il valore della testimonianza ad accrescere la consapevolezza che non può esserci comunicazione senza una menoria condivisa. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e, meglio, in occasioni mirate per avviare riflessioni sui temi che propone e sul rapporto cinema/storia.

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