Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg.: tratto dai personaggi creati da Leo Benvenuti & Steve Rudnik - Scenegg.: Ed Decter & John J. Strauss - Fotogr.(Normale/a colori): Robbie Greenberg - Mus.: George S. Clinton - Montagg.: David Finfer - Dur.: 95' - Produz.: Brian Reilly, Bobby Newmyer, Jeffrey Silver.
Interpreti e ruoli
Tim Allen (Santa Clause/Scott Calvin), Elizabeth Mitchell (mrs. Clause/Carol), Eric Lloyd (Charlie), Judge Reinhold (Neil Miller), Wendy Crewson (Laura Miller), Spencer Breslin (Curtis), Liliana Mumy (Lucy Miller), Martin Short (Jack Brina), Ann-Margret (Sylvia Newman), Alan Arkin (Bud Newman), Abigail Breslin (Trish), Aisha Tyler (Madre Natura), Kevin Pollak (Cupido), Peter Boyle (Padre Tempo)
Soggetto
Correndo il rischio di rivelare la località segreta in cui agisce, Scott Calvin, alias Santa Clause, invita al Polo Nord i suoceri Sylvia e Bud Newman, per passare le vacanze di Natale insieme alla loro figlia Carol (la signora Clause)che si appresta a dare alla luce il baby Clause. Nell'avventura si trovano coinvolti anche Charlie, il primo figlio di Scott, la sua ex moglie Laura Miller, il marito di lei Neil e la loro figlioletta Lucy. E' lei, insieme al capo dei fiolletti Curtis, a darsi da fare per sventare il piano ordito da Jack Brina per esautorare Santa Clause e assumere il controllo del Polo Nord.
Valutazione Pastorale
Dopo "Santa Clause" (1994) e "Che fine ha fatto Santa Clause" (2002), questo terzo appuntamento con la stessa figura interpretato ancora da Tim Allen mostra la corda di un inevitabile logorio. Quanto a fantasia di rappresentazione, di costumi, di colori, il racconto non delude , pur prevedibile, si lascia vedere. A deludere é la trama in quanto tale. Completamente destituita di alone misterioso o favolistico, la figura di Santa Clause é vista alle prese con problemi quotidiani e con un generale abbassamento del tono poetico. Difficoltà e liti familiari, vecchie e nuove coppie, incomprensioni di vario tipo. Tutto procede in allegria e il lieto fine é assicurato, ma resta la sensazione di un approccio fin troppo sbrigativo. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, anche se nell'insieme superficiale. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ma sul tema Natale c'è comunque di meglio.