SAW – L’ENIGMISTA

Valutazione
Inaccettabile, farneticante
Tematica
Violenza
Genere
Horror
Regia
James Wan
Durata
100'
Anno di uscita
2005
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Saw
Distribuzione
Eagle Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Leigh Whannell James Wan e Leigh Whannell
Musiche
Charlie Clouser
Montaggio
Kevin Greutert

Orig.: Stati Uniti (2004) - Sogg.: James Wan e Leigh Whannell - Scenegg.: Leigh Whannell - Fotogr.(Normale/a colori): David A.Armstrong - Mus.: Charlie Clouser - Montagg.: Kevin Greutert - Dur.: 100' - Produz.: Gregg Hoffman, Oren Koules, Mark Burg.

Interpreti e ruoli

Cary Elwes (Lawrence Gordon), Leigh Whannell (Adam), Danny Glover (detective David Tapp), Monica Potter. (Alison Gordon), Michael Emerson (Zep Hindle), Ken Leung (detective Steven Sing), Tobin Bell (John/Jigsaw), Makenzie Vega. (Diana), Shawnee Smith (Amanda), Benito Martinez (Brett), Dina Meyer (Kerry)

Soggetto

In un fatiscente ex bagno pubblico due uomini si svegliano e si trovano incatenati ai tubi su due opposte pareti. Al centro della stanza c'è un cadavere, vicino ci sono una pistola, un registratore, una motosega. I due non si conoscono e vorrebbero sapere come sono capitati lì. Uno dei due, il dottor Gordon, sà però che deve uccidere l'altro, Adam, entro otto ore, scandite dall'orologio posto in alto. In caso contrario sua moglie e sua figlia asaranno a loro volta eliminate. Faticosamente Lawrence riesce a ricostruire l'incontro con Jingsaw, terribile serial killer che minaccia le vittime designate e le induce a commettere altre efferatezze pur di salvarsi la vita. I due prigionieri vanno avanti in una sorta di gioco al massacro, fin quando non emerge che dietro l'omicida c'é la figura di Seth, un infermiere malato di cancro e non rassegnato, impiegato preso l'ospedale dove lavora Lawrence.

Valutazione Pastorale

Si tratta di una storia nella quale fin da subito l'horror annulla la presenza del thriller. Il copione infatti gronda efferatezze a tutto spiano in un diluvio di violenza, di crudezze, di bestialità quasi sempre immotivato e fuori luogo. L'ambiente claustrofobico, che pure poteva dare il via ad una situazione di forte tensione narrativa, diventa il pretesto per un reiterato massacro che deriva dalla volontà di dare spazio solo ad un gusto morboso, a musica da rock satanico, a truculenze senza motivo. In un clima sempre e solo sanguinario, e tutto a bella posta, non si salva niente e il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come inaccettabile e del tutto farneticante. UTILIZZAZIONE: il film é da escludere sia dalla programmazione ordinaria sia da altri tipi di utilizzazione. Non avendo (!) nemmeno un divieto minimo di visione, molta attenzione é da tenere per i minori in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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