
Orig.: Stati Uniti/Gran Bretagna (2024) - Sogg. e scenegg.: Paul Webb - Fotogr.(Scope/a colori): Bradford Young - Mus.: John Legend - Montagg.: Spencer Averick - Dur.: 127' - Produz.: Oprah Winfrey, Jeremy Kleiner, Christian Colson, Dede Gardner.
Interpreti e ruoli
David Oyelowo (Martin Luther King ir.), Tom Wilkinson (Presidente Lyndon B. Johnson), Cuba Gooding Jr. (Fred Gray), Alessandro Nivola (John Doar), Carmen Ejogo (Coretta Scott King), Lorraine Toussaint (Amelia Boynton), Tim Roth (governatore George Wallace), Ophrah Winfrey (Annie Lee Cooper), Tessa Thompson (Diane Nash), Giovanni Ribisi (Lee C. White), Common (James Bevel), Colman Domingo (rev. do Ralph Abernathy)
Soggetto
Alabama, Stati Uniti, primavera 1965. A conclusione di una serie di eventi drammatici cambia per sempre la rotta dell'America e il concetto di diritti civili si trasforma sotto la spinta di un gruppo di coraggiosi manifestanti, guidati da Martin Luther King jr. Costoro per tre volte cercano di portare a termine una marcia pacifica tra le città di Selma e Montgomery con l'obiettivo di conquistare l'imprescindibile diritto umano al voto. Attraverso una sequenza di dettagli storici determinanti e l'indistruttibile spirito di donne e uomini comuni, viene trovato un accordo, e il 6 agosto 1965, il Presidente Lyndon B. Johnson firma il Voting Rights Act.
Valutazione Pastorale
Al centro dellazione c'è Martin Luther King, figura di indiscusso carisma, convinto sostenitore della necessità di non cedere niente ad accordi e compromessi e tuttavia di non fare mai ricorso a gesti violenti. "Trovo sorprendente -dice la regista Ava Duvernay- che nei 50 anni passati dalla morte di King non ci sia mai stato un film incentrato su di lui come protagonista... Siamo portati a pensare a King come a una statua o a un discorso; invece è stato un uomo morto a 39 anni combattendo per la libertà di cui tutti noi oggi beneficiamo...". Produttrice e regista di film indipendenti, premiata come migliore regista al Sundance festival 2012, la Duvernay ha optato per una regia di forte realismo. Il copione è stato girato in gran parte nello stato dell'Alabama, in molti degli stessi luoghi dove sono successi gli eventi storici. Anziani dell'Alabama che hanno vissuto quei fatti sono stati coinvolti nelle riprese: una scelta fondamentale per ridare anima e verità all'azione. Così la distanza tra passato e presente si è molto assottigliata, e la dinamicità del documento consente di evitare le secche del 'prevedibile' e aprirsi agli spazi del metastorico. Fare storia, memoria e tenere aperti gli allarmi : per evitare il ripetersi di simili situazioni. Rallentato nel pathos da qualche ripetizione, e talvolta privo del necessario vigore espressivo, il film ha un tono comunque di opportuna necessità e, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come prodotto di notevole qualità, in grado di essere insieme buon cinema, storia e monito per il presente e il futuro.