Orig.: Stati Uniti (2001) - Sogg. e scenegg.: Marc Klein - Fotogr.(Panoramica/a colori): John De Borman - Mus.: Alan Silvestri - Montagg.: Christopher Greenbury - Dur.: 90' - Produz.: Peter Abrams, Robert L.Levy.
Interpreti e ruoli
Kate Beckinsale (Sara Thomas), John Cusack (Jonathan Trager), Jeremy Piven (Dean Kansky), Molly Shannon (Eve), Bridget Moynahan (Hally Silverman), John Corbett (Lars), Lucy Gordon (Caroline Mitchell), Kate Blumberg (Courtney), Eugene Levy (commesso di Bloomingdale), Mike Benitez . (sovrintendente)
Soggetto
New York, 1990, si avvicina il Natale. Nel corso di una convulsa giornata di shopping a Manhattan, Jonathan e Sara si incontrano in un grande magazzino, si litigano un paio di guanti, cominciano a camminare senza meta per le strade intorno. A sera, colpiti da reciproca attrazione ma in procinto di congedarsi, é Sara a prendere una decisione: scrive il proprio numero di telefono all'interno di un libro preso su una bancarella, e lui su un biglietto da 5 dollari. Se il libro o la banconota torneranno in loro possesso, allora si potranno rivedere. Trascorrono alcuni anni. Jonathan e Sara, che già allora erano impegnati, sono ormai prossimi al matrimoni. Qualcosa però li tiene in ansia, soprattutto Jonathan, che da alcuni avvenimenti è indotto a riprendere la ricerca di Sara. Così lei, nonostante lavori in California, torna a New York, ed entrambi girano intorno ai luoghi del loro primo incontro. C'è tempo per mandare all'aria i rispettivi matrimoni e, finalmente, per rivedersi sulla pista del ghiaccio. Forse per volontà, forse per magia.
Valutazione Pastorale
"Serendipità" é "lo scoprire qualcosa di inatteso e importante che non ha nulla a vedere con quanto ci si proponeva di trovare o con i presupposti teorici sui quali ci si basava". La parola deriva da Serendip, antico nome arabo di Ceylon, e dalla antica fiaba persiana 'I tre principi di Serendip', nella quale gli eroi protagonisti posseggono il dono naturale di trovare cose di valore non cercate. La premessa serve ad evidenziare un certo sforzo di fantasia nel costruire l'ennesima storia d'amore a lieto fine. In effetti tra il momento in cui si lasciano e quello in cui si ritrovano i protagonisti, trascorrono tanti avvenimenti che costituiscono quasi un film nel film: azioni, inciampi, equivoci, incomprensioni che ora avvicinano ora allontanano la soluzione in una girandola di chiaroscuri e di ribaltamenti. Copione vivace, dunque, che prova a sfidare le sottili variazioni dei sentimenti, restando in primo luogo romanticamente simpatico. Ottimista e positivo, il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile, e nell'insieme semplice. UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre come spettacolo di facile e immediata fruizione.