SHAME

Valutazione
Complesso, scabrosità
Tematica
Famiglia - fratelli sorelle, Metafore del nostro tempo, Sessualità
Genere
Drammatico
Regia
Steve McQueen
Durata
100'
Anno di uscita
2012
Nazionalità
Gran Bretagna
Distribuzione
Bim Distribuzione
Musiche
Harry Escott
Montaggio
Joe Walker

Orig.: Gran Bretagna (2011) - Sogg. e scenegg.: Steve McQueen, Abi Morgan - Fotogr.(Panoramica/a colori): Sean Bobbitt - Mus.: Harry Escott - Montagg.: Joe Walker - Dur.: 100' - Produz.: Iain Canning, Emile Sherman - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Michael Fassbender (Brandon), Carey Mulligan (Sissy), James Badge Dale (David), Nicole Beharie (Marianne), Hannah Ware (Samantha), Alex Manette (Steven), Mari Ange Ramirez (Alexa), Rachel Farrar (Rachel), Loren Omer (Loren), Elizabeth Masucci (Elizabeth), Lucy Walters . (ragazza nella metro)

Soggetto

Trentenne di successo nella New York di oggi, Brandon ha grossi problemi nel gestire la propria vita sessuale, affidata a incontri del tutto occasionali. Il suo fragile equilibrio viene ancora di più messo alla prova con l'imprevisto arrivo della sorella Sissy, ribelle e introversa. Sissy diventa a poco a poco per Brandon una presenza ingombrante e provocatoria. Impaurito, si ritrae di fronte ad una possibile storia d'amore con la collega d'uffico Marianna, e lascia spazio alle puslsioni più oscene che lo conducono in locali estremi della città. Rimproverata con durezza dal fratello, Sissy tenta il suicidio e Brandon arriva appena in tempo per farla ricoverare in ospedale. Ma ormai la sua resistenza è fiaccata, rimasto solo chiede aiuto con gli occhi alzati. Poi, sulla metro, forse resiste allo sguardo di una ragazza davanti a lui.

Valutazione Pastorale

Va detto con chiarezza che il racconto si muove lungo un percorso al centro del quale c'è il ritratto di un uomo alla deriva, preda dei propri impulsi sessuali e incapace di porvi rimedio. Solo l'arrivo della sorella, e la sua accorata richiesta d'aiuto sono in grado di aprire qualche spiraglio nel monolitico atteggiarsi del protagonista, impaurito anche di fronte alla possibilità di avviare una semplice storia d'amore. A fronte di questo, c'è la constatazione che, per scarnificare al meglio questa crisi dell'uomo contemporaneo (preda di un mondo che sul sesso fonda denaro, potere e dominio), il regista non si fa scrupolo di lasciare spazio a passaggi fortemente espliciti e certo disturbanti (vedi la parte finale). Molte sono le situazioni che potrebbero stimolare il voyeurismo dello spettatore, e che però, va precisato, sono sempre inquadrate in un clima di forte tristezza e in uno sguardo sofferto e angosciato che l'attore Fassbender restituisce con grande intensità. Dicendo che il film,dal punto di vista pastorale, è da valutare come complesso e scabroso, bisogna aggiungere che è preferibile non proporlo nella programmazione ordinaria ma riservarlo per occasioni mirate e per un pubblico adulto.

Utilizzazione

Ricordando che c'è il divieto ai minori di 14 anni, si comprende da quanto detto sopra che é più giusto proporre il film ad un pubblico avvertito e in grado di cogliere l'intensità del racconto e in definitiva il tono non certo elogiativo ma di amara constatazione degli eccessi di un pericolo al quale molti sono esposti.

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