Siccità

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Avidità, Carcere, Chiesa Cattolica, Cibo, Cronaca, Dolore, Donna, Ecologia, Educazione, Famiglia, Famiglia - fratelli sorelle, Famiglia - genitori figli, Fede, Lavoro, Mass-media, Matrimonio - coppia, Media, Metafore del nostro tempo, Morte, Povertà, Santità, Solidarietà, Tematiche religiose
Genere
Commedia noir, Drammatico, Metaforico, Sentimentale
Regia
Paolo Virzì
Durata
124'
Anno di uscita
2022
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
Siccità
Distribuzione
Vision Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Soggetto: Paolo Giordano, Paolo Virzì. SCENEGGIATURA: Francesca Archibugi, Paolo Giordano, Francesco Piccolo, Paolo Virzì
Fotografia
Luca Bigazzi
Musiche
Franco Piersanti
Montaggio
Jacopo Quadri
Produzione
Mario Gianani, Lorenzo Gangarossa, Olivia Sleiter. Casa di produzione: wildside - Gruppo Fremantle, Vision Distribution, Sky

Presentato fuori concorso alla 79a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia

Interpreti e ruoli

Silvio Orlando (Antonio), Valerio Mastandrea (Loris), Claudia Pandolfi (Sara), Elena Lietti (Mila), Tommaso Ragno (Alfredo), Vinicio Marchioni (Luca), Monica Bellucci (Valentina), Diego Ribon (Prof. Del Vecchio), Max Tortora (Jacolucci), Emanuela Fanelli (Raffaella), Gabriel Montesi (Valerio), Sara Serraiocco (Giulia), Emma Fasano (Martina), Emanuele Maria Di Stefano (Sebastiano), Paola Tiziana Cruciani (Madre di Loris), Gianni Di Gregorio (Padre di Loris), Andrea Renzi (Presidente del Consiglio), Federico Maria Sardelli (Direttore d'orchestra), Federico D'Ovidio (Lino), Malich Cissè (Sembene)

Soggetto

Roma, oggi. Da tempo non piove e tutto è secco, arido, compreso il fiume Tevere. In più la Capitale è messa sotto stress da un’infezione batterica che sta portando gli ospedali al collasso. In questo scenario tragico e quasi apocalittico si intrecciano le vite di donne e uomini, adulti e adolescenti, che provano ad aggirare gli ostacoli di un clima impazzito e al contempo ad affrontare gli irrisolti personali, a cominciare dalle relazioni affettive…

Valutazione Pastorale

Molti addetti ai lavori, a Venezia79, si sono chiesti perché Paolo Virzì non fosse in Concorso con “Siccità”, riuscita commedia nera di stampo sociale. L’autore livornese mette infatti a segno un’opera compatta e di grande intensità, gestendo con arguzia e raffinatezza le microstorie che popolano tale film corale. Come protagonisti Virzì ha chiamato a raccolta i suoi attori di riferimento, conosciuti in trent’anni di carriera: Claudia Pandolfi, Silvio Orlando, Valerio Mastandrea, Monica Bellucci, Max Tortora, Elena Lietti, Tommaso Ragno, Vinicio Marchioni, Emanuela Fanelli e Sara Serraiocco. La storia. Roma, oggi. Da tempo non piove e tutto è secco, arido, compreso il fiume Tevere. In più la Capitale è messa sotto stress da un’infezione batterica che sta portando gli ospedali al collasso. In questo scenario tragico e quasi apocalittico si intrecciano le vite di donne e uomini, adulti e adolescenti, che provano ad aggirare gli ostacoli di un clima impazzito e al contempo ad affrontare gli irrisolti personali, a cominciare dalle relazioni affettive… L’idea è nata dal confronto tra il regista livornese e Paolo Giordano, sceneggiata poi dai due insieme a Francesca Archibugi e Francesco Piccolo. “Siccità” rivela un ottimo Paolo Virzì, quello ricollegabile a titoli di grande efficacia, dal taglio dolce e feroce, come “Ferie d'agosto”, “Ovosodo”, “Caterina va in città” e “La pazza gioia”. La scommessa di “Siccità” (in termini di plot, soggetto) era indubbiamente audace, ma alla fine la realtà sembra aver superato la finzione, dinanzi a un’estate 2022 fuori controllo a livello climatico. Nello specifico, nel racconto si dipana un’umanità stanca e tragica, in cerca di conforto. “Una galleria di personaggi – racconta Virzì – ugualmente innocenti e colpevoli, un’umanità spaventata, affannata, afflitta dall’aridità delle relazioni, malata di vanità, mitomania, rabbia, che attraversa una città dal passato glorioso come Roma, che si sta sgretolando e ‘muore di sete e di sonno’”. Virzì riesce dunque nell’impresa, forte di un copione misurato e compatto, senza sbavature, corroborato da tanti bravi interpreti in parte, tutti generosi nel condividere sfumature intense, sul filo tra tenerezza e disperazione. “Siccità” è un film che marcia serrato e coinvolgente, persino toccante per i temi che sfiora con grazia tragica, regalando un campionario umano sfibrato ma desideroso in un certo senso di riconciliazione. Consigliabile, problematico, per dibattiti.

Utilizzazione

Adatto per la programmazione ordinaria, il film può essere utilizzato per approfondimenti in relazione ai molti temi in campo. Indicato per adulti e adolescenti accompagnati.

Le altre valutazioni

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