Orig.: Stati Uniti (2003) - Sogg. e scenegg.: John Logan - Mus.: Harry Gregson Williams - Montagg.: Tom Finan - Dur.: 88' - Produz.: Mireille Soria, Jeffrey Katzenberg.
Interpreti e ruoli
Sinbad (voce italiana: Pino Insegno), Marina (v.i.: Claudia Gerini), Eris (v.i: Roberta Greganti), Proteus . (v.i.: Riccardo Rossi)
Soggetto
Ritenuto colpevole di aver rubato il Libro della Pace, Sinbad trova un unico alleato nell'amico di infanzia Proteus, ora principe di Siracusa. I due stringono un patto: Sinbad ha dieci giorni di tempo per andare a cercare il Libro e riportarlo in città. Se non farà ritorno, a Proteus verrà tagliata la testa. Appena solo, Sinbad ordina all'equipaggio di fare rotta verso le isole Fiji dove intende andare per fare vacanza e riposarsi. Ma a bordo è salita anche Marina, promessa sposa di Proteus, la quale, capito l'imbroglio, costringe Sinbad a dirigersi verso Tartaro, rifugio di Eris dea del Caos che è in possesso del Libro. Nessun umano è mai entrato a Tartaro. Sinbad e Marina ci riescono, dopo avere superato i mille ostacoli messi contro da Eris. Tuttavia, caduto in una nuova menzogna, Sinbad viene cacciato via. Torna allora a Siracusa, disposto a morire secondo gli accordi. Quando il boia sta per colpire, arriva Eris e riconsegna il Libro. Proteus è felice, ma quasi subito si accorge che ora Marina non gli è più vicino. Si é innamorata di Sinbad, e i due insieme riprendono la navigazione verso la loro vacanza.
Valutazione Pastorale
Si tratta di una storia classica d'avventura (tra oceani, pericoli, viaggi nell'ignoto, lestofanti e principi buoni) tuttavia non del tutto riuscita: il copione procede infatti per blocchi un po' troppo prevedibili, non riuscendo a conferire ai singoli personaggi una vera dimensione di protagonisti. Se la parte relativa all'arrivo nel regno di Tartaro ha momenti più vivaci e movimentati, per il resto la storie si muove su toni elementari e misurati senza mai però suscitare vera emozione. Amore, amicizia, verità, coraggio attraversano dialoghi e azione andando verso il lieto fine senza troppi sussulti. Il disegno è per la maggior parte riuscito, anche se non mancano tratteggi spigolosi e poco armoniosi. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come accettabile, e nell'insieme semplicistico per la sua modesta carica di coinvolgimento. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e recuperato come proposta di passatempo per ragazzi.