SOLO: A STAR WARS STORY

Valutazione
Consigliabile, problematico **
Tematica
Avventura, Fantascienza, Guerra, Libertà, Male
Genere
Fantascienza
Regia
Ron Howard
Durata
135'
Anno di uscita
2018
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Solo: a star wars story
Distribuzione
The Walt Disney Company Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Jon Kasdan, Lawrence Kasdan tratto dai personaggi creati da George Lucas
Musiche
John Powell
Montaggio
Chris Dickens

Orig.: Stati Uniti (2018) - Sogg.: tratto dai personaggi creati da George Lucas - Scenegg.: Jon Kasdan, Lawrence Kasdan - Fotogr.(Scope/a col.): Bradford Young - Mus.: John Powell - Montagg.: Chris Dickens - Dur.: 135' - Produz.: Kathleen Kennedy, Allison Shearmur per Lucas Film, Walt Disney Pictures - 71° FESTIVAL DI CANNES 2018 FUORI CONCORSO.

Interpreti e ruoli

Alden Ehrenreich (Han Solo), Donald Glover (Lando Calrissian), Emilia Clarke (Qi'ra), Woody Hallerson (Tobias Beckett), Thandie Newton (Val), Phoebe Waller Bridge (L3 37), Joonas Suotamo (Chewbecca), Paul Bettany (Dryden Vos)

Soggetto

Il giovane Hans Solo è al centro del racconto con il la narazione delle sue avventure dai 18 ai 24 anni di età...

Valutazione Pastorale

In termine tecnico si definisce 'spin off' la scelta di estrapolare un personaggio da un film corale e renderlo protagonista primario di una nuova storia. E' il modo più sicuro per allungare la vita di una saga e moltiplicarne gli effetti, quasi affidando allo spettatore il compito di stabilire nuovi ordini di importanza, di comporre il 'sentire' sotterraneo del racconto, di far respirare con rinnovata linfa fatti di contorno, reazioni, cambiamenti. Chi è dunque Hans Solo? Mentre l'azione incalza, ha il tempo di presentarsi: un giovane senza particolari attitudini, consapevole di voler trovare al più presto un posto nella vita della Galassia. L'inizio, in fondo, non cambia: "C'era una volta tanto e tanto tempo fa in una lontana Galassia...". Se l'incipit recupera questo andamento evocativo, il seguito deve quasi obbligatoriamente restare nello stesso ambito favolistico. Ma c'è Solo a sparigliare le carte, ed e lui, non appena capisce che la sua Qi'ra è rimasta intrappolata nella parte ostile della Galassia, a mettere in atto tutte le strategie possibili per riconquistarla. La storia d'amore tra Solo e Qi'ra è punto di partenza per una serie di inseguimenti, avventure incalzanti, conflitti rocamboleschi. Quando sembra sul punto di soccombere, Solo trova il guizzo per reagire e avere l'ultima parola. Ci sono tanti colpi di scena, forse troppi, connessi con cambi di ruolo, rovesciamenti di fronte, improvvise sostituzioni tra il buono e il cattivo. Forse in questo ulteriore capitolo, il lieto fine è tenuto alquanto in punta di penna, accostato ma non detto. Alden Ehrenreich, volto nuovo, è un Solo impulsivo e quasi spaccone, disposto a superare ogni ostacolo pur di conquistare la bella Qi'ra. In più momenti la guerra riconquista il proscenio, con forte prepotenza e incalzante decisionismo. Una guerra ancora una volta proposta come inevitabile e non di meno affidata ad un frenetico caleidoscopio di vittime, tra le quali va annoverato anche un robot che, colpito, muore, lasciando dolore e commozione nel suo 'uomo di riferimento', Lando. "Solo" ha l'abilità di interrompersi quando il racconto mostra la corda dell'esaurirsi della tensione. Quando sulla Galassia si fa silenzio, e lo strepito di aerei e droni lascia il posto ad un momentaneo riposo. Restiamo calmi, perché il seguito è comunque in arrivo. Dal punto di vista pastorale, il film è ad valutare come consigliabile, e nell'insieme problematico.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, come nuovo appuntamento con una saga molto attesa e di gradimento per il pubblico giovanile.

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