STIGMATE

Valutazione
Inaccettabile, negativo
Tematica
Tematiche religiose
Genere
Drammatico
Regia
Rupert Wainwright
Durata
101'
Anno di uscita
2000
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Stigmata
Distribuzione
United International Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Tom Lazarus e Rick Ramage Tom Lazarus
Musiche
Billy Corgan e Elia Cmiral
Montaggio
Michael R.Miller

Orig.: Stati Uniti (1999) - Sogg.: Tom Lazarus - Scenegg.: Tom Lazarus e Rick Ramage - Fotogr.(Scope/a colori): Jeffrey L.Kimball - Mus.: Billy Corgan e Elia Cmiral - Montagg.: Michael R.Miller - Dur.: 101' - Produz.: Frank Mancuso jr. - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Patricia Arquette (Frankie Paige), Gabriel Byrne (p. Andrew Kiernan), Jonathan Price (card. Daniel Houseman), Nia Long (Donna Chadway), Portia De Rossi (Jennifer Kelliho), Rade Sherbedgia (Marion Petrocelli), Enrico Colantoni (p. Dario), Dick Latessa (p.Del Monico), Thomas Kopache (p.Durning), Ann Cusack (dr.sa Reston), Patrick Muldoon (Steven)

Soggetto

A Pittsburgh oggi Frankie é una ragazza uguale a tante sue coetanee: lavora come parrucchiera, ha una bella casa, é sentimentalmente indecisa. La sua vita scorre tranquilla, fino a quando da un pacchetto inviatole dalla madre in viaggio in Brasile tira fuori un crocefisso che lei con indifferenza guarda e poi lascia sul tavolo. Passano pochi giorni, e Frankie comincia ad essere preda di strani e violenti fenomeni. Dopo essere rimasta ferita prima ai polsi poi alle mani e ai piedi,i medici dicono che potrebbe trattarsi di epilessia e la fanno ricoverare. Un sacerdote, testimone casuale di un violento attacco isterico della ragazza accaduto sulla metropolitana, crede che il fenomeno possa avere origini religiose e ne informa il Vaticano. Dalla Santa Sede il cardinale Houseman decide di inviare sul posto padre Kiernan, un sacerdote-scienziato che ha il compito di verificare fenomeni inspiegabili quali le statue della Madonna che piangono o le possessioni demoniache. Dopo averle spiegato che le ferite non possono essere definite stigmate, perché queste non arrivano su chi é ateo, p. Kiernan sente la ragazza parlare con voce di uomo e poi la osserva mentre sulla parete di casa scrive in trance un lungo testo in caratteri aramaici. Da un esperto che a Roma sta traducendo le versioni recuperate dei Vangeli p.Kiernan apprende che quel testo si trova su una pergamena del 1° secolo, e si tratta probabilnente di un nuovo Vangelo che potrebbe portare alla distruzione dell'autorità della Chiesa. Intercettati questi contatti e visto inutile l'invito a p.Kiernan a non occuparsi più del caso, il card. Houseman arriva a Pittsburgh e qui,nella diocesi, cerca di eliminare Frankie. Arriva p.Kiernan, che in una collutazione si oppone, allontana il cardinale e si adopera per liberare Frankie dalla possessione di p.Alameida:costui era un sacerdote morto in Brasile cui era appartenuto il crocefisso che la madre aveva inviato per regalo alla figlia. Conclusa con successo l'operazione, p.Kiernan arriva in Brasile, dove trova il manoscritto originale di questo nuovo Vangelo.

Valutazione Pastorale

La didascalia conclusiva ricorda che nel dicembre 1945 in località Nag Hammadi nel deserto egiziano fu trovato quello che é stato definito il Vangelo secondo Tommaso: si tratterebbe di una raccolta di 114 frasi pronunciate da Cristo e definite come le "parole segrete pronunciate da Gesù". Ricordato che l'interpretazione di questo testo é ancora in atto e che la cosiddetta 'scoperta' di frasi e parole 'nuove' dette da Gesù fa parte di una vecchia e ormai logora tendenza scandalistica, va subito aggiunto che dal ritrovamento (più o meno autentico) di un testo alla costruzione di un film come questo la differenza é tanta, anzi francamente troppa. Le motivazioni 'serie' di fondo (le stigmate, la citazione di personaggi come San Francesco e padre Pio, il senso della fede popolare e i fenomeni misteriosi) scompaiono subito, inghiottite in un taglio visivo dilatato ed estetizzante, nella descrizione della bella forma cupa e accattivante, nel compiacimento per la suadente rappresentazione del dolore e della sofferenza. Dentro questa cornice da videoclip, a metà tra i melò di Tony Scott e l'angoscia esistenziale di 'Seven' (piove sempre a Pittsburgh), si dipana il solito campionario del cinema che prende a bersaglio la Chiesa di Roma: virulenti attacchi contro una gerarchia dedita solo ad intrighi e potere da un lato, smarrimento, dubbi, impotenza per quelli che vorrebbero cambiare ma non possono dall'altro. Vieti stereotipi dunque, (non mancano naturalmente approcci tra la ragazza e p.Kiernan), che il film rende più acuti grazie alla sue immagini smaltate e coinvolgenti. Ma l'impaginazione resta fine a se stessa difronte all'incapacità di farla vivere. Tutto é pretestuoso, artificioso, esposto a tesi, senza uno spiraglio di verifica o di motivata intenzione critica. Dal punto di vista pastorale, l'operazione é da respingere, e il film é da valutare come inaccettabile, e negativo nel suo percorso complessivo. UTILIZZAZIONE: l'utilizzazione del film é da escludere sia in programamzione ordinaria sia in altre circostanze.

Le altre valutazioni

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