Storia di un matrimonio

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Dialogo, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Matrimonio - coppia
Genere
Commedia, Drammatico, Melodramma
Regia
Noah Baumbach
Durata
135'
Anno di uscita
2019
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Marriage Story
Distribuzione
Netflix
Soggetto e Sceneggiatura
Noah Baumbach
Fotografia
Robbie Ryan
Musiche
Randy Newman
Montaggio
Jennifer Lame
Produzione
Heyday Films (Noah Baumbach, David Heyman), Netflix

In Concorso alla 76a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia

Interpreti e ruoli

Adam Driver (Charlie Barber), Scarlett Johansson (Nicole Barber), Laura Dern (Avvocato Nora Fanshaw ), Ray Liotta (Jay), Alan Alda (Avvocato Bert Spitz), Julie Hagerty (Sandra)

Soggetto

Charlie e Nicole sono sposati da anni, con un bambino preadolescente. Lui è un regista teatrale in forte ascesa nel panorama di New York, lei è la sua musa nonché fulcro della dimensione familiare. Un quadro perfetto che si incrina quando emergono insoddisfazioni e silenzi.

Valutazione Pastorale

Presentato alla 76a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia, "Marriage Story” esce sia al cinema che sulla piattaforma Netfliz con il titolo “Storia di un matrimonio”. Firmato dal regista e sceneggiatore newyorkese Noah Baumbach, classe 1969, il film è un mélo sulla crisi di coppia, quasi un omaggio hollywoodiano al classico di Ingmar Bergman “Scene da un matrimonio” (1973). Non calcando solo tasti drammatici, il film risulta sì un confronto serrato tra due persone che si amano e ora non si trovano più, ma offre inoltre delle istantanee ironiche e godibili sulle dinamiche familiari, così come sulla società statunitense, in costante ricerca della ribalta nel mondo dello spettacolo. Baumbach fa muovere i protagonisti tra New York e Los Angeles, richiamando il diverso standard socio-culturale tra le due città. Il film oltre a essere ben scritto e diretto, acquista forza grazie all’eccellente prova degli attori Adam Driver e Scarlett Johansson; soprattutto Driver si rivela versatile e sorprendente, da premio. Dal punto di vista pastorale, il film è complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in occasioni di dibattito sul tema della famiglia, dei figli e delle difficoltà che possono sorgere. Alcuni passaggi e dialoghi sono problematici, da gestire con cautela, magari in presenza sempre di un educatore.

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