
Orig.: Italia (2007) - Sogg. e scenegg.: Vittorio Rifranti - Fotogr.(Panoramica/a colori): Andrea Serafino - Mus.: David Rossato - Montagg.: Giorgio Neri - Dur.: 93' - Produz.: Rino Bertini - VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI.
Interpreti e ruoli
Micol Martinez (Nadia), Isabella Tabarini (Paola), Fabrizio Rizzolo (Massimo), Giorgia Wurth (Claudia), Martina Rossi (studentessa), Paola Breda . (Marika)
Soggetto
Un legame profondo si è creato tra Nadia, Paola e Massimo, conosciutisi in ospedale dopo un grave incidente stradale di cui sono stati vittime. Nadia trova nell'arte estrema una nuova possibilità di rapporto con il proprio corpo; Massimo, che in università sta tenendo un corso sulla guerra in Bosnia, cerca nel dolore fisico di avvicinarsi il più possibile alla sofferenza che mostra nelle immagini; Paola si fa coinvolgere per non perdere Massimo, di cui è innamorata senza difese. Rimaste sole a casa, Nadia uccide Paola soffocandola. In carcere Massimo visita Paola che dice: "Dovevo salvarla, non c'è altro motivo. Paola era troppo indifesa".
Valutazione Pastorale
Accostare dolore fisico, dolore voluto e strazio per il dolore delle guerre nel mondo é operazione che ha aspetti di suggestione ma anche rischi di non facile comprensione. Il copione di Rifranti si muove negli scivolosi territori del rapporto tra la realtà e il suo sfacciato superamento a livello intellettuale. C'è snobismo fin troppo ripetuto nel descrivere la ricerca del dolore su se stessi e sul passaggio ad altri. C'è un eccesso voluto e rimarcato, che non giova alla riflessione né alla condivisione. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inaccettabile, e in genere negativo.
Utilizzazione
é da evitare sia in programmazione ordinaria sia in altre occasioni. Molta attenzione é da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi e di uso di VHS e DVD. (C'é il divieto ai 18 anni).