TERRA BRUCIATA

Valutazione
Inconsistente, velleitario
Tematica
Mafia, Potere, Violenza
Genere
Satirico
Regia
Fabio Segatori
Durata
100'
Anno di uscita
1999
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Fabio Segatori, Ugo Sani Fabio Segatori
Musiche
Pino Donaggio
Montaggio
Ugo De Rossi

Orig.: Italia (1999) - Sogg.: Fabio Segatori - Scenegg.: Fabio Segatori, Ugo Sani - Fotogr.(Panoramica/a colori): Giancarlo Ferrando, Bruno Cascio - Mus.: Pino Donaggio - Montagg.: Ugo De Rossi - Dur.: 100' - Produz.: Pietro Innocenzi.

Interpreti e ruoli

Raoul Bova (Francesco/Tom Grasso), Giancarlo Giannini (Macrì), Bianca Guaccero (Maria), Francesco Paolantoni (Tonino), Michele Placido (fra' Salvatore), Carlo Croccolo . (maresciallo), Tommaso Bianco (baffo), Angela Luce (Assunta), Karin Proia (moglie del sindaco), Alex Van Damme (Didier), Burt Young, Lara Martelli.

Soggetto

In America Francesco fa lo stuntman e la controfigura nei film d'azione. Avvertito della morte dei genitori, fa ritorno al paese natale nell'entroterra campano. Qui gli viene detto che i due sono morti in un fatale incidente, ma ben presto Francesco capisce che nella zona niente è cambiato da quando é andato via: alcune famiglie mafiose dominano il territorio, eliminando chiunque si oppone ai loro disegni, e il padre era tra questi. A poco serve la mediazione di fra' Salvatore. Nella vecchia casa colonica ora abbandonata Francesco riesce, dopo molta fatica, a farsi accogliere da Maria, che lavorava per il padre, e ora decide di aiutare il ragazzo a cercare i colpevoli. Francesco comincia a muoversi con decisione,e soprattutto in maniera tale, da scatenare una terribile guerra tra il clan dei Macrì, di vecchia data, e quello di un gruppo di gangster più giovani. Lo scontro, tra sospetti, agguati, minacce, va avanti con toni sempre più crudi. Da una parte e dall'altra i morti ammazzati non si contano più. Francesco e Maria vanno alla festa di compleanno di Macri. Qui il figlio del boss viene ucciso. Allora Macrì insegue Francesco in macchina. A questo punto interviene Didier, un giovane di colore che affiancava Francesco e che rivela essere un carabiniere. Nello scontro finale, Macrì muore. Francesco e Maria si baciano. Uno stacco, e poi Macrì riappare vivo e tranquillo ai Caraibi.

Valutazione Pastorale

Non é certamente possibile nè opportuno prendere alla lettera la storia che viene mostrata. La trama non c'è, l'azione é ingarbugliata, la recitazione é sopra le righe. E' evidente che si tratta di un film che vorrebbe mettere insieme la violenza esasperata alla Quentin Tarantino, il montaggio ed i ritmi degli spot e dei videoclip, il paesaggio selvaggio e quasi da far west di certe zone del sud Italia. Il collage non riesce a trovare un amalgama plausibile. L'improbabilità delle situazioni non é supportata da un adeguata forza espressiva, si rimane ad un livello satirico il cui intento palese é quello di deformare i generi cinematografici per confonderli in un indistinto scenario un po' grossolano, un po' gratuito. Insomma un' operazione tutta forma, e, va aggiunto, ben poca sostanza.Per questo, dal punto di vista pastorale, sembra opportuno dire che l'insistere sulla violenza e gli omicidi non ha il peso del realismo o dell'efferatezza volute. Si rimane a livello dell'inconsistenza, e l'aspetto principale dell'operazione resta quello velleitario. UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film si può riservare ad usi mirati, solo per osservarne gli sviluppi narrativi sul piano ,come detto, formale. Da evitare la proiezione per bambini e minori.

Le altre valutazioni

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