The Adam Project

Valutazione
Consigliabile, Semplice, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Amore-Sentimenti, Bullismo, Denaro, Dolore, Donna, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Fantascienza, Giustizia, Male, Matrimonio - coppia, Morte, Pace, Potere, Scienza, Solidarietà
Genere
Avventuroso/fantascienza, Commedia, Drammatico
Regia
Shawn Levy
Durata
106'
Anno di uscita
2022
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The Adam Project
Distribuzione
Netflix
Soggetto e Sceneggiatura
Jonathan Tropper, T.S. Nowlin, Jennifer Flackett, Mark Levin
Fotografia
Tobias Schliessler, ASC
Musiche
Rob Simonsen
Montaggio
Jonathan Corn, Dean Zimmerman - ACE
Produzione
Shawn Levy, David Ellison, Dana Goldberg, Don Granger, Ryan Reynolds, Jennifer Flackett, Mark Levin, Dan Cohen, George Dewey, Patrick Gooing, Dan Levine, Josh McLaglen, Mary McLaglen. Casa di produzione: 21 Laps Entertainment, Maximum Effort, Skydance Media

Il film è in distribuzione sulla piattaforma Netflix

Interpreti e ruoli

Ryan Reynolds (Adam Reed), Walker Scobell (Adam Reed dodicenne), Mark Ruffalo (Louis Reed), Jennifer Garner (Ellie Reed), Zoe Saldana (Laura), Catherine Keener (Maya Sorian)

Soggetto

Stati Uniti 2050, Adam Reed è un pilota d’aviazione, braccato dai suoi ex colleghi per aver disatteso degli ordini. Riesce a fare dei salti temporali, grazie a un’invenzione messa a punto decenni prima dal padre Louis Reed, scienziato scomparso prematuramente. Adam torna nel 2022, dove conosce il suo sé adolescente, l’Adam dodicenne. Suo vero obiettivo è però per l’anno 2018, poco prima della morte del padre...

Valutazione Pastorale

Che bella sorpresa “The Adam Project”! Netflix ha puntato in alto, sposando l’idea del regista-produttore canadese Shawn Levy, classe 1968, autore di riuscite commedie come il ciclo “Una notte al museo” (2006-14), il recente “Free Guy. Eroe per gioco” (2021) e di alcuni episodi della serie cult “Stranger Things” (dal 2016). “The Adam Project” (da marzo 2022 su Netflix) è un film che fonde atmosfere cinematografiche anni ’80 con la potenza visiva degli effetti speciali odierni, mettendo in racconto una storia familiare, il bisogno di ritrovare la tenerezza del rapporto padre-figlio, arrestata bruscamente dalla perdita, da un lutto; una sofferenza bruciante che segna la vita, offuscando il dialogo e persino la custodia dei ricordi condivisi. La storia. Stati Uniti 2050, Adam (Ryan Reynolds) è un pilota d’aviazione, braccato dai suoi ex colleghi per aver disatteso degli ordini. Riesce a fare dei salti temporali, grazie a un’invenzione messa a punto decenni prima dal padre Louis (Mark Ruffalo), scienziato scomparso prematuramente. Adam torna nel 2022, dove conosce il suo sé adolescente, l’Adam dodicenne (Walker Scobell). Suo vero obiettivo è però per l’anno 2018, poco prima della morte del padre, che Adam vorrebbe convincere a non portare a termine l’invenzione della macchina del tempo, che ha di fatto rovinato la vita sulla Terra. “The Adam Project” è un racconto che gira alla perfezione, tra una riuscita messa in campo di effetti speciali accurati e una sceneggiatura serrata, agile, avventurosa, condita da lampi di umorismo brillante che strizza l’occhio a un pubblico familiare; ancora, a imprimere forza e fascino alla storia sono attori abili nel vestire i personaggi con credibilità e divertimento: in testa Ryan Reynolds, che con il regista Levy ha lavorato nel successo “Free Guy”, come pure i sempre efficaci Mark Ruffalo e Jennifer Garner. Da rimarcare il talento del giovane Walker Scobell. L’aspetto che però piace di più di “The Adam Project” è questo suo farsi metafora fantastica di una pagina familiare, il bisogno di ritrovare se stessi e le proprie radici, il dialogo interrotto con il proprio padre o la propria madre, deragliato per gli inciampi della vita, per le insidie della morte. Se la cifra del racconto è spettacolare e avventurosa, il suo cuore narrativo è denso di senso e tenerezza, un riannodare i fili dispersi della memoria familiare. “The Adam Project” è consigliabile, semplice e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni di dibattito. Al di là della cornice avventurosa-fantastica, tema portante è il rapporto padre-figlio, madre-figlio, come pure la morte.

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