THE BOURNE LEGACY

Valutazione
Consigliabile, Problematico
Tematica
Giallo - Triller, Scienza, Spy-story
Genere
Azione
Regia
Tony Gilroy
Durata
135'
Anno di uscita
2012
Nazionalità
Stati Uniti
Distribuzione
Universal Pictures International Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Dan Gilroy, Toni Gilroy tratto dal romanzo "L'eredità di Bourne" di Robet Ludlum e Eric Van Lustbader
Musiche
James Newton Howard
Montaggio
John Gilroy

Orig.: Stati Uniti (2012) - Sogg.: tratto dal romanzo "L'eredità di Bourne" di Robet Ludlum e Eric Van Lustbader - Scenegg.: Dan Gilroy, Toni Gilroy - Fotogr.(Scope/a colori): Robert Elswit - Mus.: James Newton Howard- Montagg.: John Gilroy - Dur.: 135' - Produz.: Patrick Crowley, Frank Marshall, Ben Smith, Jeffrey M. Weiner.

Interpreti e ruoli

Jeremy Renner (Aaron Cross), Edward Norton (Byer), Rachel Weisz (Marta), Albert Finney (dott. Albert Hirsch), Joan Allen (Pam Landy), Oscar Isaac (n°3), Donna Murphy (Dita), ScottGlenn (Ezra Kramer), David Strathairn (Noah Vosen), Stacy Keach (Turso), Corey Stoll . (Vendel), Elizabeth Marvel . (dott.ssa Connie Dowd)

Soggetto

Uscito dal paesaggio immesro nella neve di Yukon, Aaron Cross, agente che lavora per il programma segreto Outcome, arriva in una isolata casa di legno, incontra un altro agente ma all'improvviso un drone fuori programma li prende entrambi di mira. In un'altra parte del mondo, intanto, qualcuno pensa a rivelare il programma segreto. Ma alla CIA i capi decidono che ogni agente dovrà essere eliminato.

Valutazione Pastorale

E' il quarto capitolo, dopo "The Bourne identity" (2002), "The Bourne supremacy" (2004), "The Bourne ultimatum" (2007): conferma, ammesso che ce ne fosse bisogno, della tendenza 'seriale' ormai prevalente nel cinema americano. Il passo avanti qui è offerto dalla scomparsa di Bourne (Matt Damon si è defilato) e dall'arrivo di Jeremy Renner (in ascesa) nel ruolo di Aaron. Un agente segreto, una missione misteriosa, la CIA a sorvegliarlo, nemici vecchi e nuovi incaricati di eliminarlo, segreti da difendere, la costante tentazione del doppio gioco. Incalzante nel ritmo, il racconto vive di non poche deviazioni dalla linea principale, chiedendo attenzione e capacità di memoria per tenere insieme i pezzi del puzzle. Nella capacità esemplare di tenere alto il tono del 'genere' thriller', Gilroy riesce a irrobustire l'azione con frequenti riferimenti a temi seri e attuali, in primo luogo il confronto/scontro tra scienza e etica e il conseguente ruolo dell'eroe che cerca in ogni modo di servire una buona causa. Aspetti non secondari in una produzione avvincente e molto coinvolgente, perun film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e in certi passaggi problematico.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e in seguito come prodotto spettacolare e di sicura resa.

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