THE DISH

Valutazione
Accettabile, semplice
Tematica
Amicizia, Politica-Società, Scienza, Storia
Genere
Commedia
Regia
Rob Sitch
Durata
101'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Australia
Titolo Originale
The dish
Distribuzione
Istituto Luce
Musiche
Edmund Choi
Montaggio
Jill Bilcock

Orig.: Australia (2000) - Sogg. e scenegg.: Santo Cilauro, Tom Gleisner, Jane Kennedy, Rob Sitch, Michael Hirsh - Fotogr.(Normale/a colori): Graeme Wood - Mus.: Edmund Choi - Montagg.: Jill Bilcock - Dur.: 101' - Produz.: Working Dog.

Interpreti e ruoli

Sam Neill (Cliff), Kevin Harrington (Mitch), Patrick Warbutron (Al), Tom Long (Glenn), Elisa Szonnett (Janine), Genevieve Mooy, Roy Billing

Soggetto

Anno 1969. A Cape Canaveral manca poco al lancio che dovrà portare gli astronauti dell'Apollo 11 ad atterrare sulla luna. Alla NASA c'é un progetto per seguire con le telecamere quell'avvenimento, ma un improvviso guasto blocca la stazione americana in California. Per rimediare, viene individuata una grande parabola telescopica collocata a Parks, piccola cittadina dell'Australia. Per tutti, dal sindaco ai non molti abitanti, la vita cambia radicalmente. Gli scienziati locali, guidati da Cliff, si mettono al lavoro con molta volonta, mal digerendo la presenza di un 'inviato' dagli Stati Uniti. Litigi e incomprensioni si alternano ad imprevisti tecnici: un black-out di corrente, la perdita del segnale, il vento forte che il 21 luglio arriva dal deserto e impedisce le operazioni. Ma tutto alla fine va in porto per il meglio. Cliff, oggi anziano, torna sul posto, che é diventato museo, ma nessuno lo riconosce.

Valutazione Pastorale

Gli avvenimenti, come si dice in questi casi, sono autentici, almeno quelli che servono a dare concretezza alla vicenda, ad irrobustirne i contorni, a farla vivere in modo credibile. Merito del regista è poi quello di affiancare dati reali e aggiunte di finzione con misura ed equilibrio, senza mai sfociare in toni eccessivi o privi di logica. Ne esce la rivisitazione di un fatto storico trattata con garbo e ironia, con lo sguardo rivolto non solo all'importanza dell'avvenimento per il mondo intero ("un piccolo passo per l'uomo un grande passo per l'umanità") ma anche alle emozioni interiori della singola persona. La coscienza di essere parte di un momento importante si unisce alla umanizzazione dello stupore di fronte alle immagini della 'passeggiata' sul suolo lunare. Una pagina di storia poco conosciuta e ben ricostruita tra affetto e un pizzico di orgoglio. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, e nell'insieme semplice. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare in altre circostanze, come testimonianza dell'avvenimento del luglio 1969, e per la sua insolita, inconsueta ambientazione australiana.

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