THE GIFT

Valutazione
Discutibile, crudezze
Tematica
Donna, Famiglia - genitori figli, Psicologia
Genere
Thriller
Regia
Sam Raimi
Durata
112'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
the gift
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
Billy Bob Thornton, Tom Epperson vagamente ispirato alla madre di Billy Bob Thornton
Musiche
Christopher Young
Montaggio
Bob Murawski, Arthur Coburn

Orig.: Stati Uniti (2000) - Sogg.: vagamente ispirato alla madre di Billy Bob Thornton - Scenegg.: Billy Bob Thornton, Tom Epperson - Fotogr.(Panoramica/a colori): Jamie Anderson - Mus.: Christopher Young - Montagg.: Bob Murawski, Arthur Coburn - Dur.: 112' - Produz.: James Jacks, Tom Rosenberg.

Interpreti e ruoli

Cate Blachett (Annie Wilson), Giovanni Ribisi (Buddy Cole), Keanu Reeves (Donnie Barksdale), Greg Kinnear (Wayne Collins), Hilary Swank (Valerie Barksdale), Katie Holmes (Jessica King), Michael Jeter (Gerald Weems), Kim Dickens (Linda), Gary Cole (David Duncan), J.K.Simmons (sceriffo Johnson)

Soggetto

Nella cittadina di Brixton, in Georgia, dove tutti si conoscono e si occupano dei fatti altrui, Annie Wilson é una giovane vedova con tre figli ancora piccoli. Mentre si porta dentro il senso di colpa per l'incidente che le ha portato via il marito, Annie per vivere mette a frutto le doti di chiaroveggenza che possiede e riceve a casa clienti che le si rivolgono per consigli sul presente e sul futuro. Da lei si reca anche Valerie, che ha un marito, Donnie, violento, manesco e forse dedito ad altre relazioni. Donnie non sopporta queste 'visite', é convinto che la moglie venga plagiata contro di lui, e allora minaccia duramente prima Annie poi i suoi tre figli. Una sera, al ballo del Country Club, Annie incontra Collins, preside della scuola del figlio più grande, con la sua fidanzata Jessica. Poi per caso Annie é testimone della relazione che Jessica intrattiene con David Duncan,, procuratore distrettuale. Dopo alcuni giorni Jessica scompare, la polizia non sa dove cercarla e allora, d'accordo con il padre, si rivolge a Annie. All'inizio la donna non ha niente da dire ma, passato del tempo e avute alcune visioni premonitrici, indica allo sceriffo uno stagno dove viene rinvenuto il cadavere di Jessica. Lo stagno é di proprietà di Donnie, e l'uomo viene arrestato per omicidio. Al processo, nonostante l'imbarazzo di Annie, la relazione che aveva con Jessica risulta la prova decisiva per condannare Donnie. Intanto, mentre è alle prese con Buddy, un giovane meccanico psicolabile che deve vendicarsi della violensa subita da piccolo dal padre, Annie 'vede' nuove immagini che la inducono a pensare alla innocenza di Donnie, almeno relativamente all'omicidio di Jessica. Annie va da Collins, insieme si recano sul lago, rivivono il ritrovamento del corpo. Allora Wayne ammette di essere stato lui. Dopo la notizia che Buddy si è impiccato, Annie tornaa casa. Il giorno dopo, finalmente può tornare con i figli sulla tomba del marito e ricominciare a vivere.

Valutazione Pastorale

Tom Epperson, uno dei due sceneggiatori, definisce il tema di fondo del film: "La vita non é per sua natura materiale, bensì spirituale. Non siamo qui sulla Terra per perseguire il potere e la ricchezza, ma per nutrire la nostra anima". Nonostante queste encomiabili e un po' pretenziose premesse, il film si muove in modo chiaro ed evidente lungo i binari di una commistione tra 'mistery', moderati accenni di 'horror', tematiche psicologiche. Il tutto racchiuso dal 'thriller', con contorno di aula di tribunale, processo, attesa per scoprire il colpevole. Non sembra dunque opportuno prendere qualche pretesto per parlare degli argomenti che la storia mette in campo. La regia di Sam Raimi offre al copione la solidità di un buon film di genere, ben raccontato, articolato, interpretato, che poi può anche coinvolgere o lasciare indifferenti. Certo i temi della preveggenza, di una spiritualità un po' "new age", del difficile rapporto genitori/figli sono trattati in fretta e con sapori anche melodrammatici. Per questo, dal punto di vista pastorale, il film è nel complesso da valutare come discutibile, nell'alternarsi di momenti ora più ora meno convincenti, segnalando alcune crudezze. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, tenendo presente il suo taglio di genere 'thriller', che può avere determinati 'appassionati'. Attenzione per i minori in caso di passaggi televisivi.

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