The Lost King

Valutazione
Brillante, Consigliabile, Adatto per dibattiti
Tematica
Amore-Sentimenti, Avidità, Denaro, Donna, Famiglia, Letteratura, Matrimonio - coppia, Metafore del nostro tempo, Potere, Storia
Genere
Commedia - Dramma
Regia
Stephen Frears
Durata
108'
Anno di uscita
2023
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
The Lost King
Distribuzione
Lucky Red, Sky
Soggetto e Sceneggiatura
Steve Coogan, Jeff Pope
Fotografia
Zac Nicholson
Musiche
Alexandre Desplat
Montaggio
Pia Di Ciaula
Produzione
Baby Cow Productions

Il film è visibile su Sky Cinema e Now dal 6 dicembre 2023

Interpreti e ruoli

Steve Coogan (John Langley), Sally Hawkins (Philippa Langley), Harry Lloyd . (Richard III), James Fleet (John Ashdown-Hill), Sinead MacInnes (Hiker), John-Paul Hurley (Buckingham)

Soggetto

Inghilterra, anni Duemila. Philippa è una quarantenne con due figli preadolescenti e un ex marito, John con cui condivide ancora casa. Affetta da spossatezza cronica, che l’ha penalizzata anche sul lavoro, dopo aver visto uno spettacolo teatrale su Riccardo III da William Shakespeare decide di approfondire la figura del sovrano morto nel 1485. Decisa a riabilitarne l’immagine, messa in ombra dall’opera del Bardo, Philippa si mette in mente che le spoglie (mai pervenute) di Riccardo III siano nella città di Leicester. Contando sull’appoggio della “Richard III Society” e dell’accademico Richard Buckley, la donna apre una raccolta fondi per dare il via allo scavo…

Valutazione Pastorale

Passato alla 17a Festa del Cinema di Roma, e dal 6 dicembre 2023 disponibile su Sky Cinema e Now,“The Lost King” è l’ultimo film del britannico Stephen Frears, un dramedy storico-sociale sul ritrovamento dei resti di Riccardo III nel 2012 che si avvale dello stesso team creativo-produttivo di “Philomena” (film del 2013, miglior sceneggiatura alla 70a Mostra di Venezia, 4 candidature agli Oscar): a firmare il copione infatti sono nuovamente Steve Coogan e Jeff Pope, che si confrontano ancora una volta con una vicenda vera, l’incredibile impresa di Philippa Langley, che con granitica tenacia, nonostante il machismo imperante, riesce nel 2012 a ritrovare le spoglie di Riccardo III. La storia. Inghilterra, anni Duemila. Philippa (Sally Hawkins) è una quarantenne con due figli preadolescenti e un ex marito, John (Steve Coogan), con cui condivide ancora casa. Affetta da spossatezza cronica, che l’ha penalizzata anche sul lavoro, dopo aver visto uno spettacolo teatrale su Riccardo III da William Shakespeare decide di approfondire la figura del sovrano morto nel 1485. Decisa a riabilitarne l’immagine, messa in ombra dall’opera del Bardo, Philippa si mette in mente che le spoglie (mai pervenute) di Riccardo III siano nella città di Leicester. Contando sull’appoggio della “Richard III Society” e dell’accademico Richard Buckley (Mark Addy), la donna apre una raccolta fondi per dare il via allo scavo… Ancora una volta Stephen Frears riesce a mettere a segno un film vibrante, componendo un’emozionante pagina di cinema su note sociali. Un ritratto di donna forte, tenace e libera, come avvenuto per Philomena Lee nel citato “Philomena”, resa con raffinatezza da Judi Dench. In “The Lost King” Philippa appare inizialmente messa ai margini della società, poco considerata dagli sgomitanti colleghi d’ufficio e pressoché invisibile in casa dai familiari. Philippa è affetta da mal di vivere, da una spossatezza cronica che toglie energie e colori alle giornate. Rimasta senza lavoro, senza interessi, la donna si aggrappa alla figura di Riccardo III: non un’ossessione, non un deragliamento patologico, bensì un bisogno di dimostrare a se stessa, e agli altri, che le apparenze ingannano. È successo a Riccardo III, beffato da Shakespeare, ed è successo a lei, invisibile ai più solo perché fragile. Animata da coraggio e resilienza, fronteggia ripetuti pregiudizi e mortificazioni mettendosi alla guida di una missione (im)possibile. Frears entra con grande delicatezza nelle stanze dell’animo di Philippa, costruendo insieme a Coogan e Pope un racconto che volteggia tra il dramma e la commedia brillante, capace di assumere anche i vessilli di un’opera femminista: nel film, come purtroppo nella realtà, sono ancora tanti, troppi, gli uomini che meschinamente primeggiano sul talento femminile. Succede a Philippa, che vede sottrarsi i meriti della storica scoperta.Film che corre veloce e appassionante, su un binario narrativo che ondeggia sapiente tra verità e finzione,“The Lost King” è un’opera acuta, brillante, che emozionanon solo per la parabola di Philippa Langley – cui Frears tributa il meritato riconoscimento –, ma anche per la sorprendente prova di Sally Hawkins, una performance dolente e luminosa. Magnifica! “The Lost King” è consigliabile, brillante, per dibattiti.

Utilizzazione

Indicato per la programmazione ordinaria e per successive occasioni di dibattito.

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