The Menu

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Avidità, Cibo, Denaro, Dolore, Donna, Famiglia, Lavoro, Mass-media, Media, Metafore del nostro tempo, Morte, Politica-Società, Potere, Psicologia, Solidarietà, Violenza
Genere
Drammatico, Psicologico, Thriller
Regia
Mark Mylod
Durata
106'
Anno di uscita
2022
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The Menu
Distribuzione
Searchlight Pictures, Walt Disney Studios Motion Pictures Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Seth Reiss, Will Tracy
Fotografia
Peter Deming, ASC
Musiche
Colin Stetson
Montaggio
Christopher Tellefsen, ACE
Produzione
Adam McKay, Betsy Koch, Will Ferrell, Michael Sledd, Seth Reiss, Will Tracy. Casa di produzione: Hyperobject Industries, Gary Sanchez, Searchlight Pictures, Walt Disney Studios Motion Pictures

Presentata alla 17a Festa del Cinema di Roma (2022)

Interpreti e ruoli

Ralph Fiennes (chef Julian Slowik), Anya Taylor-Joy (Margot ), Nicholas Hoult (Tyler), Hong Chau (Elsa), John Leguizamo (Star cinematografica), Janet McTeer (Lillian Bloom), Judith Light (Anne), Paul Adelstein (Editore), Reed Birney (Richard), Arturo Castro (Soren), Rob Yang (Bryce), Aimee Carrero (Felicity), Peter Grosz (Sommelier), Rebecca Koon (Linda)

Soggetto

Stati Uniti, oggi. Un gruppo scelto di ricchi clienti si imbarca verso un’isola privata dove risiede il ristorante esclusivo Hawthorn, diretto dallo chef Julian Slowik. Una cena pagata oltre mille dollari che promette di essere memorabile. Quando i clienti, tra cui i trentenni Tyler e Margot, mettono piede all’Hawthorn tutto risuona suggestivo e al contempo sinistro: portata dopo portata, emergono le ambiguità dello chef; non mancano poi improvvisi incidenti, persino mortali. Questo attiva un clima di diffuso terrore…

Valutazione Pastorale

Presentato 17a Festa del Cinema di Roma e targato Searchlight Pictures, “The Menu” è una commedia nera, feroce, che sconfina nel thriller serrato: uno “Squid Game” tra i fornelli! Tra i produttori figura Adam McKay, regista di talento che ha firmato negli ultimi anni commedie sociali dallo humor (ultra)black: “La grande scommessa” (2015), “Vice (2018) e “Don’t Look Up” (2021). Questo perimetra molto la dimensione narrativa di “The Menu”, un copione originale che porta la firma di Will Tracy (la serie Hbo “Succession”) e che vede alla regia Mark Mylod, a capo di alcuni episodi del “Trono di Spade”, come pure di “Succession” e “The Affair”. Il film mette a tema il mondo della cucina rigorista e stellata, che si compone di una liturgia affascinante e insieme claustrofobica. Spazio da raccontare e al contempo da sovvertire. La storia. Stati Uniti, oggi. Un gruppo scelto di ricchi clienti si imbarca verso un’isola privata dove risiede il ristorante esclusivo Hawthorn, diretto dallo chef Julian Slowik (Ralph Fiennes). Una cena pagata oltre mille dollari che promette di essere memorabile. Quando i clienti, tra cui i trentenni Tyler (Nicholas Hoult) e Margot (Anya Taylor-Joy), mettono piede all’Hawthorn tutto risuona suggestivo e al contempo sinistro: portata dopo portata, emergono le ambiguità dello chef; non mancano poi improvvisi incidenti, persino mortali. Questo attiva un clima di diffuso terrore… Ridicolizzazione o metafora feroce? Ci si domanda questo al termine della visione del film “The Menu”, un racconto fosco che accosta commedia nera e thriller esistenziale, dove la cucina è un’arena in cui si disputa una lotta senza sconti tra brigata e avventori. Il film mette a nudo, con sfumature grottesche, l’ecosistema di una cucina pluripremiata: ci si domanda quale sia il prezzo del successo, quale il carico di pressioni che gravano sull’uomo e al contempo lo smarrimento di senso cui spesso si va incontro, confondendo carrierismo e valore del cibo. Nella narrazione, lo chef Julian Slowik incarna l’uomo apparentemente arrivato, ma in verità chiuso nelle sue rigidità, che non riesce a elaborare irrisolti e strappi nel proprio passato, a cominciare dai rapporti sbilanciati in famiglia. Lo chef cova un malessere, una depressione atavica che però deborda in un violento nichilismo senza freni. Tutto è ormai vano per lui, tutto è rovinato. Marcio. Avvia così una spiazzante e folle resa dei conti con chi lo ha ingannato e corrotto. Insomma, uno “Squid Game” sontuoso e macabro. Il cast gira alla perfezione sulla partitura: dal sempre eccellente Ralph Fiennes, che domina la scena con sguardo glaciale e incendiario, ad Anya Taylor-Joy, anomalia ribelle nella liturgia della cucina di alto profilo. Accanto a loro, efficaci: Nicholas Hoult, Hong Chau, Janet McTeer, John Leguizamo, Judith Light e Paul Adelstein. Al di là del sarcasmo nero, nerissimo, “The Menu” avanza anche un’acuta riflessione sul superamento dei confini nell’esperienza enogastronomica, un’attività professionale che spesso ricerca senso più nella “liturgia” maniacale che nella pietanza impiattata. Un gioco di ruoli e apparenze per chi è disposto ad abitare pericolosamente la vertigine, pur di guadagnare un posto tra le stelle. Complesso, problematico, per dibattiti.

Utilizzazione

Indicato per la programmazione ordinaria, il film è una riflessione feroce sul mondo dei fornelli, sulla cucina stellata, come pure sull'uomo di oggi e la sua dimensione relazionale-sociale. Adatto a un pubblico adulto.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV