THE OGRE (IL RE DEGLI ONTANI)

Valutazione
Accettabile, Complesso, dibattiti**
Tematica
Guerra, Potere
Genere
Drammatico
Regia
Volker Schlondorff
Durata
118'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Germania
Titolo Originale
DER UNHOLD (THE OGRE)
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
Jean tratto dal romanzo "Le roi des Aulnes" di Michel Tournier
Montaggio
Nicolas Gaster, Peter Przygodda

Sogg.: tratto dal romanzo "Le roi des Aulnes" di Michel Tournier - Scenegg.: Jean-Claude Carriere, Volker Schlöndorff - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Bruno De Keyzer - Mus.: Michael Nyman - Montagg.: Nicolas Gaster, Peter Przygodda - Dur.: 118' - Produz.: Ingrid Windisch

Interpreti e ruoli

John Malkovich (Abel Tiffauges), Marianne Sägebrecht (Netta), Gottfried John (comandante Forester), Volker Spengler (Hermann Göring), Armin Mueller-Stahl (Conte Von Kaltenborn), Agnes Soral (Rachel), (ufficiale Raufeisen), Dieter Laser (professore Blättchen), Sasha Hanau, Caspar Salmon, Daniel Smith, Ilja Smoljanski.

Soggetto

In Francia, Abel da piccolo ha frequentato una scuola religiosa dove regnava una dura disciplina. Da adulto vive in maniera spensierata, senza un'occupazione fissa. Gli piace molto fotografare, soprattutto una ragazzina con cui ha fatto amicizia. E' ingenuo, e rimane allibito quando lei lo fa arrestare, accusandolo di averla molestata. E' il 1939, e Abel, insieme ad altri prigionieri, allo scoppio della guerra, viene mandato al fronte e in seguito fatto prigioniero dai tedeschi. Una serie di circostanze e di equivoci gli permettono di arrivare al cospetto degli alti ufficiali del Terzo Reich, tra i quali Hermann Göring. Conosce anche il conte Von Kaltenborn, che gli insegna le leggende dei cavalieri teutonici. Messo dapprima a svolgere lavori di fatica, Abel mostra molta attitudine nello stare insieme con le giovani reclute di una scuola di addestramento nazista. Cosicché gli viene affidato l'incarico di battere le campagne circostanti alla ricerca di nuovi allievi, adolescenti che le famiglie tengono nascosti. Quando le sorti della guerra precipitano per la Germania, viene deciso di mandare al fronte anche i ragazzi. Intorno al castello sede della scuola si scatena la battaglia. Abel salva un bambino ebreo, il comandante incita gli allievi a lanciarsi all'attacco, Abel lo uccide, l'esercito russo infine sfonda la linea. Abel si allontana portando sulle spalle il bambino ebreo salvato.

Valutazione Pastorale

il film è tratto dal romanzo "Il re degli Ontani", del francese Michel Tournier, che si svolgeva in gran parte tra onirici paesaggi ricoperti di neve e alcune roccaforti della Prussia orientale. Molti ambienti sono stati conservati, ed anche la storia ha mantenuto il tono di favola moderna, in cui l'orco è un po' come il pifferaio delle saghe nordiche. Abel è il prototipo del balordo inconsapevole, di cui il potere si approfitta a propri fini malvagi e che invece diventa poi il tramite per poter di nuovo ridare spa- zio a valori più alti e forti. Film ricco di significati: il bambino come baluardo di fronte all'ingiustizia del mondo, i connotati culturali della Germania messi a nudo dalla presenza di un ingenuo e degli adolescenti, il carnefice involontario che diventa il portatore della salvezza. Film girato con qualche compiacimento formale ma bello e intenso. Dal punto di vista pastorale, è da valutare positivamente per il suo forte richiamo a valori anche interiori che devono guidare l'agire dell'uomo. Film complesso e per dibattiti. Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria ed anche in occasioni più mirate per dibattere su temi importanti: la persona stritolata dal potere, i bambini plagiati, la guerra, l'ideologia, la salvezza, il riscatto.

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