The Staircase. Una morte sospetta

Valutazione
Complesso, Problematico
Tematica
Amore-Sentimenti, Carcere, Cronaca, Dolore, Donna, Educazione, Famiglia, Famiglia - fratelli sorelle, Famiglia - genitori figli, Giustizia, Mass-media, Media, Morte, Omosessualità, Politica-Società
Genere
Dramma giudiziario, Drammatico, Giallo, Legal Drama
Regia
Antonio Campos
Durata
Serie da 8 episodi, da 60'-68''
Anno di uscita
2022
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The Staircase
Distribuzione
NOW - Sky
Soggetto e Sceneggiatura
Ispirandosi a una storia vera e al documentario "The Staircase" (2004) di Jean-Xavier de Lestrade, la sceneggiatura è firmata da Antonio Campos, Maggie Cohn
Fotografia
Lyle Vincent
Musiche
Danny Bensi, Saunder Jurriaans
Montaggio
Christopher Rand, Shelby Siegel, Eric Spang, Sofía Subercaseaux
Produzione
Emily Kaczmarek, Craig Shilowich, Randall Poster, Christina M. Fitzgerald, Marsha L. Swinton, Megan Ellison, Sue Naegle, Ali Krug, Carol Cuddy, Maggie Cohn, Antonio Campos. Casa di produzione: HBO, Annapurna Television, Emipop, What's Up Films

La serie tv è in distribuzione sulla piattaforma Now di Sky

Interpreti e ruoli

Colin Firth (Michael Peterson), Toni Collette (Kathleen Peterson), Juliette Binoche (Sophie Brunet), Sophie Turner (Margaret Ratliff), Odessa Young (Martha Ratliff), Dane DeHaan ( Clayton Peterson), Patrick Schwarzenegger (Todd Peterson), Olivia DeJonge (Caitlin Atwater), Michael Stuhlbarg (Avvocato David Rudolf), Rosemarie DeWitt (Candace Zamperini), Vincent Vermignon (Jean-Xavier de Lestrade), Tim Guinee (Bill Peterson), Parker Posey (Freda Black)

Soggetto

Prendendo le mosse da una storia vera, la serie affronta il caso del romanziere statunitense Michael Peterson, accusato dell’omicidio della seconda moglie Kathleen nel 2001...

Valutazione Pastorale

Con “The Staircase. Una morte sospetta” entriamo nel terreno del crime a sfondo familiare con sviluppi da serrato legal drama. Prodotta da Hbo, “The Staircase” (8 episodi da 60 minuti circa) prende le mosse da un fatto di cronaca avvenuto negli Stati Uniti e raccontato nella docuserie del francese Jean-Xavier de Lestrade nel 2004: il caso del romanziere Michael Peterson, accusato dell’omicidio della seconda moglie Kathleen nel 2001. A firmarla è lo statunitense Antonio Campos – sue sono le serie “The Sinner” (2017-18) e “The Punisher” (2017) –, che mette in racconto l’intricato giallo avvitato tra le aule di tribunale e i segreti di famiglia. Per dare risonanza e spessore alla storia si avvale poi di un cast di livello, a cominciare dal Premio Oscar Colin Firth, inappuntabile, affiancato dalla sempre sorprendente Toni Collette (le sue ultime interpretazioni “Nightmare Alley” e la serie “Frammenti di lei”), dal versatile Michael Stuhlbarg (“The Post” e la serie “Dopesick”) e dalle star in ascesa Sophie Turner (“Game of Thrones”) e Dane DeHaan (“ZeroZeroZero”). La storia. Durham, North Carolina anni Duemila, Michael Peterson è uno scrittore che sta correndo per un seggio politico locale. Accanto a lui, granitica, è la seconda moglie Kathleen, che lo supporta in tutta l’attività pubblica e al contempo cerca di portare avanti la sua carriera lavorativa in un’azienda dai ritmi pressanti. Intorno a loro i cinque figli Clayton, Todd, Caitlin, Margaret e Martha, avuti da precedenti matrimoni o adottati. Al termine di una serata in famiglia, mentre Michael si trova a bordo piscina, Kathleen cade rovinosamente per le scale di casa finendo in un lago di sangue. Quando l’uomo se ne accorge chiama subito i soccorsi al 911, ma la donna muore in breve tempo. Nello sconvolgimento che assale i Peterson, si levano– soprattutto nella famiglia di Kathleen – i primi sospetti che non sia stato un incidente e che lo scrittore ne sia il vero responsabile. Comincia una difficile partita legale, serrata e costosissima, amplificata dai media e al contempo dalla fuoriuscita di scomode verità. Il binario narrativo è consolidato, ossia il thriller poliziesco che attiva una linea da legal drama, da dibattimento in corte, e al contempo squaderna un family drama puntellato da spine insidiose, da irrisolti nel passato di ciascun componente familiare. Qualche titolo esemplificativo: “Big Little Lies” (2017-19), “Your Honor” (2021), “The Undoing” (2021), “Omicidio a Easttown” (2021) e “Anatomia di uno scandalo” (2022). La particolarità di “The Staircase” è quella ovviamente di attingere a un fatto realmente accaduto che ha avuto una certa risonanza negli Stati Uniti, una linea di racconto che non si è esaurita dopo l’omonima docuserie. A imprimere forza attrattiva oltre al plot giallo, è di certo il cast di grande richiamo, che si mette in gioco con riuscite sfumature su un terreno enigmatico. L’andamento del racconto alterna ripetutamente più piani temporali: anzitutto dei flashback sulla vita di coppia dei Peterson prima dell’incidente, seguiti dagli eventi familiari-legali che si sono sviluppati dopo il ritrovamento di Kathleen esanime in casa; infine, flashforward, gli ultimi colpi di coda del lungo processo, anni dopo. In campo c’è l’accertamento della verità, chiamata a dipanarsi tra molteplici segreti. Il racconto parte bene, compatto, scandito da una buona dinamica opportunamente intricata e fumosa, puntando a un rilascio graduale di colpi di scena nelle 8 puntate. “The Staircase” è di certo una serie complessa, problematica e indicata per un pubblico adulto.

Utilizzazione

La serie è indicata per un pubblico adulto, adatto a gestire i temi in campo.

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