THE TRANSPORTER

Valutazione
Accettabile, superficialità
Tematica
Gangster
Genere
Film d'azione
Regia
Corey Yuen
Durata
92'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Francia, Stati Uniti
Titolo Originale
The transporter
Distribuzione
20th Century Fox Italia
Musiche
Stanley Clarke
Montaggio
Nicolas Trembasiewicz

Orig.: Francia/Stati Uniti (2002) - Sogg. e scenegg.: Luc Besson, Robert Mark Kamen - Fotogr.(Scope/a colori): Pierre Morel - Mus.: Stanley Clarke - Montagg.: Nicolas Trembasiewicz - Dur.: 92' - Produz.: Luc Besson per Europa Corp, Steve Chasman.

Interpreti e ruoli

Jason Statham (Frank Martin), Shu Qi (Lai), François Berlèand (il commissario), Matt Schulze (Wall), Ric Young

Soggetto

Nel sud della Francia, Frank fa il trasportatore di merci non proprio legali: é preciso, silenzioso, affidabile. Ora riceve da un americano il compito di portare a destinazione un pacco di misure limitate: 1 metro e 50 per 50 chili. Ma durante il percorso Frank é costretto ad aprire "il pacco": dentro c'é Lai, una cinese che doveva essere eliminata. La ragazza si sistema a casa di Frank, il quale a sua volta ha rischiato di essere eliminato e si è ben presto vendicato. Lai è la figlia di un boss cinese che si occupa di far sbarcare in Francia i connazionali clandestini, stipandoli dentro bui container che arrivano a Marsiglia. Arrestato, Frank viene tuttavia liberato dal commissario, che ha intuito la possibilità di farlo arrivare ad incastrare i colpevoli. Il container viene caricato su un camion e parte verso l'interno. Sull'autostrada, dopo un lungo, spericolato inseguimento con un piccolo aereo, Frank riesce a fermarlo. Il boss sta per intervenire, quando la figlia alle spalle gli spara e lo elimina. I clandestini vengono liberati, i colpevoli arrestati dal commissario, Frank e Lai restano soli.

Valutazione Pastorale

Si tratta di un film d'azione di non eccessive pretese, e tuttavia costruito con tutte le carte in regola di questo 'genere'. Una trama minima e dai pochi sviluppi serve a tenere insieme i vari momenti di frenetico dinamismo e di spettacolare abilità: inseguimenti di tutti i tipi e su qualunque strada, capovolgimenti di fronte, acrobazie. Più vicino al fumetto e al videogioco, il film si espone per quello che dichiara, e non scade in varianti superflue: non fa scorrere sangue, non è credibile, non lascia dubbi sull'obiettivo di proporsi come un passatempo tutto paradossale costruito sulla spinta di buoni anche se schematizzati propositi. Dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile, anche se caratterizzato da superficialità. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e come intrattenimento modesto ma godibile.

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