Orig.: Italia (2002) - Sogg.: Giuseppe Grazzini, Ugo Chiti, Alessandro Benvenuti - Scenegg.: Ugo Chiti, Alessandro Benvenuti - Fotogr.(Normale/a colori): Alessio Gelsini Torresi - Mus.: Patrizio Fariselli - Montagg.: Carla Simoncelli - Dur.: 92' - Produz.: Massimo Ferrero per Blu Cinematografica e RAI Cinema.
Interpreti e ruoli
Alessandro Benvenuti (Sandro), Natasha Stefanenko. (Lena), Marina Massironi (Lorenza), Arnoldo Foà (Renato), Zoe Incrocci (Bettina), Stefania Barca ., Annalisa Favetti, Maria Cristina Heller, Massimo Corvo, Mauro Marino, Prospero Richelmy.
Soggetto
Sandro, avvocato, è scapolo. Le donne che lo circondano sono da un lato tre sorelle, tutte sposate e con problemi coniugali differenti; dall'altro Lena, la domestica, una bionda ucraina che mette a dura prova il suo equilibrio. Poi c'é Renato, il padre anziano ma attivo e desideroso di godersi ancora la vita. Quando muore Bettina, la migliore amica della mamma da tempo scomparsa, Sandro deve organizzare la gestione dell'eredità con un nugolo di parenti scalmanati. In particolare c'é da rimettere a posto una antica, spaziosa dimora piena di oggetti e di mobili. Sandro porta Lena a pulire quella grande casa. Ma in breve, istigato dalle sorelle, teme che la ragazza voglia imbrogliarlo e che riceva uomini a casa. Lena in realtà ha una figlia piccola che teneva nascosta. Ora Sandro si fa affiancare da lei negli incontri con i parenti di Bettina. Dopo qualche altra incomprensione, all'uscita di una festa di anniversario di matrimonio, Sandro e Lena si baciano. Il giorno dopo però lui le dice che non possono stare insieme. Lena va via e la rottura sembra definitiva ma poco dopo ecco Sandro correre alla stazione. Sale sul treno, raggiunge Lena, le dice di voler stare con lei e, rivolto alla bambina, chiede "Ti spiace se intanto bacio mamma?"
Valutazione Pastorale
Si tratta di una commedia leggera, che alterna momenti azzeccati ad altri meno riusciti. Il racconto si muove lungo la cronaca di una quotidianità per niente inventata, ma con l'intenzione di volgere i problemi in burla, di affrontarli con un sorriso più che con angoscia, e quindi di costruire atmosfere ora ironiche, ora caricaturali, ora disincantate. Coautore del copione, attore principale e regista, Benvenuti vuole appianare le incomprensioni che creano dissapori nei rapporti tra cittadini italiani e extracomunitari, vuole stemperare nella malinconia le tensioni familiari, si pone come parafulmine nei rapporti con la famiglia e sul lavoro. Esagera nel disegno del padre, gaudente ultraottantenne, resta al di sotto del necessario nel disegno affrettato delle sorelle. Neoromantico e neobuonista, il film é corretto e fragile e, dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile con riserve per qualche passaggio sopra le righe, e nell'insieme realistico per i numerosi rinvii a fatti di tutti i giorni. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e recuperato come possibile passatempo, senza eccessive pretese.