Tra le onde

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Emigrazione, Lavoro, Matrimonio - coppia, Metafore del nostro tempo
Genere
Drammatico
Regia
Marco Amenta
Durata
94'
Anno di uscita
2022
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
Tra le onde
Distribuzione
Eurofilm
Soggetto e Sceneggiatura
Ugo Chiti, Niccolò Stazzi, Marco Amenta, Roberto Scarpetti
Fotografia
Sara Purgatorio
Musiche
Pasquale Catalano (II)
Montaggio
Esmeralda Calabria, Letizia Caudullo, Aline Hervé
Produzione
Eurofilm in associazione con Achab film, Oberon Media International, Armeni G.E.S. Multimedia Productions

Interpreti e ruoli

Vincenzo Amato (Salvo), Sveva Alviti (Lea), Daniele Monachella (Nino)

Soggetto

Salvo e Lea si sono conosciuti e poi lasciati. Ora viaggiano nella notte con obbiettivi incerti da raggiungere. Un cadavere affiora dalle onde davanti a Lampedusa. A chi appartiene?...

Valutazione Pastorale

Due soli protagonisti, Salvo e Lea. All’inizio lui, pescatore, si aggira per la Sardegna per poi prendere un traghetto per la Sicilia. Dentro il suo Suv c’è il corpo di un uomo. Salvo è intenzionato a restituirlo alla moglie, della quale ha trovato le indicazioni. Dopo un po’ accanto a Salvo appare Lea, che sembra essere stata la sua donna, ma ora tra i due ci sono rancore e freddezza. Lea fa la cantante, o almeno ha avuto esperienze di quel tipo. I due si muovono tra Sardegna e Sicilia come fantasmi alla ricerca di qualcosa di invisibile, che invece è una persona ‘vera’ e va restituita alla famiglia. Si snoda così una vicenda dura e insieme malinconica tra sogno e realtà, una storia che comincia nell’ incertezza per poi crescere trascinata da un tema forse ormai abusato (l’emigrazione) che viene declinato con una trama del tutto nuova e originale. Fra noir e melò ci sono atmosfere molto convincenti che conquistano unite anche alla bella prova dei due interpreti, Sveva Alviti (Lea); Vincenzo Amato (Salvo). Il regista Marco Amenta usa con sapienza gli "esterni", con un sapore di amara solitudine, e la fotografia affidata a efficaci toni crepuscolari. Nel dolore dei due passa il senso di un abbandono quasi fatale alle cose e agli eventi. Film da vedere e da valutare come consigliabile, problematico e per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da proporre in molte circostanze per avviare riflessioni sulla vita difficile di pescatori e di quanti sacrificano se stessi tra occasioni mancate e rinunce.

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