TRAINSPOTTING

Valutazione
Inaccettabile, Malsano
Tematica
Droga, Giovani, Male
Genere
Drammatico
Regia
Danny Boyle
Durata
94'
Anno di uscita
1996
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
TRAINSPOTTING
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
John Hodge Liberamente ispi
Musiche
Autori Vari
Montaggio
Masahiro Hiraku

Sogg.: Liberamente ispi-rato al romanzo di Irvine Welsh - Scenegg.: John Hodge - Fotogr.: (panorami-ca/ a colori) Brian Tufano - Mus.: Autori Vari - Montagg.: Masahiro Hiraku-bo - Dur.: 94' - Produz.: Andrew Mc Donald VIETATO AI MINORI DEGLI ANNI QUATTORDICI

Interpreti e ruoli

Ewan Mc Gregor (Mark Renton), Ewen Bremmer (Spud), Jonny Lee Miller (Sick Boy), Kevin Mc Kidd. (Tommy), Robert Carlyle (Begbie), Kelly Mc Donald (Diane), Shirley Henderson (Gail), James Cosmo, Eileen Nicholas, Pauline Lynch, Susan Vidler, Peter Mullan, Stuart Mc Quarrie, Irvi-ne Welsh

Soggetto

Il giovane Mark Renton scappa per le strade di Edimburgo, insegui-to da due guardie di un grande magazzino. Fuggendo perde oggetti rubati. Mark è uno di quei ragazzi, come ricorda una voce fuori campo, che hanno rifiutato la schiavitù degli oggetti per dedicarsi ad una onesta e sincera tossico-dipendenza. Mark non è solo, vive insieme ad un gruppo di amici ai margini della società; Begbie, uno psicopatico violento ed alcoolizzato, Spud, eroino-mane, Sick Boy, uno in grado di tenere sotto controllo la propria dipendenza dall'eroina; e Tommy, che fa di tutto per non cedere a sua volta alla droga. Nel gruppo si inseriscono alcune presenze femminili: Lizzy, la ragazza di Tommy; Gail che sta con Spud; Allison, che non ha un rapporto fisso ma è impegnata ad accudire la figlia di poco più di un anno. Come già in altre occasioni, Ren-ton decide di smetterla con l'eroina e Sick Boy lo segue. L'ufficio per il sussi-dio di disoccupazione chiama lui e Spud ad un colloquio di assunzione, ma i due fanno in modo di rispondere negativamente alle richieste. In crisi di asti-nenza, Renton incontra Diane, la accompagna a casa e passa la notte con lei. Svegliatosi al mattino, in cucina trova i genitori di lei, che si rende conto essere minorenne. Poi Renton ruba a casa di Tommy un video in cui lui e Lizzy fanno l'amore. Lizzy si arrabbia e molla Tommy che, depresso, chiede un pò di eroi-na a Renton, che nel frattempo ha preso la decisione di ricominciare. Comincia allora una serie di furti e saccheggi nei negozi. Spud va in galera, Renton, dopo aver passato qualche tempo dai genitori, va a Londra e trova un lavoro in un'a-genzia immobiliare. Ma all'arrivo improvviso dei suoi amici manda tutto all'a-ria. Perso il lavoro, tutti tornano a Edimburgo, anche per partecipare ai funerali di Tommy. Quindi i quattro (Begbie, Renton Sick Boy e Spud) vanno di nuo-vo a Londra, dove c'è la possibilità di vendere un grosso quantitativo di eroina ad un ottimo prezzo. L'affare va in porto. Durante la notte, in albergo, Renton toglie la borsa con i soldi a Begbie e scappa insieme a Spud, dopo aver sottrat-to il passaporto a Sick Boy. Finalmente libero dalla presenza ossessiva dei suoi compagni, Renton si confonde nella folla. E la voce fuori campo informa che d'ora in poi vivrà come tutti, con il lavoro, la famiglia, il televisore e tutto il resto.

Valutazione Pastorale

Un film crudo, ossessivo, fortemente drammatico girato con l'obbiettivo di offrire un quadro impietoso di quella fascia giovanile che non trova più intorno a sè sicuri punti di riferimento e si lascia andare alle attrattive della droga, restandone poi schiava e subendone tutte le negative con-seguenze. Il regista rappresenta senza patetismi le assenze di una società appiattita che non sa proporre valori convincenti o alternative in grado di sconfiggere le facili seduzioni dell'eroina e degli stupefacenti. Mancano forti motivazioni, ed anche la famiglia, da sola, non è in grado di trovare gli stru-menti giusti per arginare il fenomeno. Non risparmiando niente dal punto di vista visivo ed anzi facendo esplicitamente vedere i terribili momenti dell'as-sunzione della droga, il film supera il livello di una normale denuncia e si pone in un'ottica pastoralmente da rifiutare, perchè la violenza delle immagini va a colpire la sensibilità dello spettatore, distogliendolo dalla realtà e dalla concre-tezza dei contenuti. Inoltre la storia, nelle sue varie componenti (i protagonisti, i genitori, il mondo del lavoro, i rapporti sentimentali) resta attaccata ad una esteriorità che concede pochissimi momenti per esami interiori di se stessi e della propria coscienza. Utilizzazione: Il realismo esasperato e brutale della vicenda esclude l'utilizza-zione del film a livello di programmazione ordinaria e comunque in qualunque occasione si presenti il rischio di offendere l'emotività e la sfera interiore e spi-rituale dell'utente. E' ovvio poi che di fronte all'argomento "droga" non è pen-sabile chiudere gli occhi e far finta di niente. Così anche da parte di gruppi par-rocchiali ristretti, educatori, catechisti, il film potrebbe essere utilizzato per affrontare il tema "giovani e droga", a condizione che sia inquadrato nelle sue forti, reali motivazioni e sottolineando però gli aspetti negativi legati alla scon-fitta di se stessi di fronte alla droga e viceversa lo spiraglio di luce

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