TROPA DE ELITE – Gli squadroni della morte

Valutazione
Ambiguità, Discutibile
Tematica
Famiglia, Male, Morte, Violenza
Genere
Drammatico
Regia
José Padilha
Durata
115'
Anno di uscita
2008
Nazionalità
Brasile
Titolo Originale
Tropa de Elite
Distribuzione
Mikado Film
Musiche
Pedro Bromfman
Montaggio
Daniel Rezende

Orig.: Brasile (2007) - Sogg. e scenegg.: Braulio Mantovani, José Padilha, Rodrigo Pimentel - Fotogr.(Panoramica/a colori): Lula Carvalho - Mus.: Pedro Bromfman - Montagg.: Daniel Rezende - Dur.: 115' - Produz.: Marcos Prado, José Padilha - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Wagner Moura (capitano Nascimento), André Ramiro (André Matias), Caio Junqueira (Neto), Milhem Cortaz (capitano Fabio), Fernanda Machado (Maria), Maria Ribeiro (Rosane), Fabio Lago (Baiano), Paulo Vilela (Edu), Marcelo Valle (Oliveira), André Mauro (Rodrigues), Paul Hamilton (soldato Paulo), Thogun . (caporale Tiao)

Soggetto

Rio de Janeiro, 1997. Dentro le tante guerre che si combattono dentro le favelas cittadine, il capitano Nascimiento della Squadra d'elite della Polizia di Rio è alla ricerca di un sostituto per lasciare il battaglione e stare vicino alla moglie in procinto di partorire il primo figlio. L'obiettivo non è per niente semplice. Anzi è impedito dagli scontri senza sosta tra criminali, poliziotti puliti, poliziotti corrotti, studenti.

Valutazione Pastorale

Dice il regista José Padilha: " (...) Non si riesce a spiegare la violenza nelle città del Brasile senza capire la polizia, che non è un dettaglio, è uno dei fattori più importanti del problema. Gran parte di quello che c'è nella sceneggiatura viene dall'esperienza di Rodrigo Pimentel come poliziotto semplice prima e poi nel Bope (Battaglione Operazioni Speciali Polizia)...". Sulla scia di "City of God", si torna a parlare del Brasile, anzi delle megalopoli brasiliane come luogo dove la violenza é ormai diventata triste e acquisita abitudine. Padilha scende nell'inferno delle favelas, usando la m.d.p. come un'ulteriore arma, secca, inesorabile, micidiale. Non un attimo di sosta, niente pause, dialoghi trasudanti nervosismo, tensione alle stelle ad ogni secondo. Fatti anche veri, grande perizia tecnica, disarmante resa dei conti sull'impossibile ricerca di un equilibrio tra convivenza e sopravvivenza. Un pugno nello stomaco, che vede il limite proprio nel non sapersi fermare: un solo punto di vista, nessuna alternativa, estetica della violenza insistita oltre la necessaria comprensione, speranza di riscatto poca o nulla. Osserviamo, cerchiamo di capire, proviamo a dire qualcosa di più per un possibile cambiamento. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come discutibile, e nell'insieme non privo di ambiguità.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza di minori (c'è il divieto ai minori di 14 anni). Molta cura è da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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