TULLY

Valutazione
Consigliabile, Problematico, dibattiti
Tematica
Bambini, Famiglia - genitori figli, Matrimonio - coppia, Politica-Società
Genere
Drammatico
Regia
Jason Reitman
Durata
94'
Anno di uscita
2018
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Tully
Distribuzione
Universal Pictures International Italia
Musiche
Rob Simonsen
Montaggio
Stefan Grube

Orig.: Stati Uniti (2017) - Sogg. e scenegg.: Diablo Cody - Fotogr.(Scope/a col.): Eric Steelberg - Mus.: Rob Simonsen - Montagg.: Stefan Grube - Dur.: 94' - Produz.: Diablo Cody, A. J. Dix, Helen Estabrook, Aaron L. Gilbert, Bert Kono, Mason Nocick, Jason Reitman, Charlize Theron.

Interpreti e ruoli

Charlize Theron (Marlo), Mackenzie Davis (Tully), Ron Livingston (Drew Moreau), Mark Duplass (fratello di Marlo)

Soggetto

Marlo, due figli, è in attesa del terzo. Subito dopo il parto, di fronte alle difficoltà del quotidiano che crescono a dismisura, accetta di farsi aiutare come tata per la notte dalla giovane Tully...

Valutazione Pastorale

Charlize Theron è ormai attrice completa, in grado di cambiare generi e di assicurare alle storie che interpreta un solida resa professionale. Eccola qui nel ruolo di una donna già madre di due figli e ora in attesa del terzo. Tre figli vuol dire equilibrio sottoposto a stress continuato, momenti della giornata destinati a cambiare rapidamente svolgimento in base a esigenze, necessità, imprevisti. Forse a sostituire il giorno con la notte, perché il sonno non ha più una faccia sola. Così nasce la decisione di cedere alla proposta del fratello e accettare l'aiuto di una donna, solo per la notte. Tully, così si chiama, è disponibile, seria, preparata, gentile oltre ogni aspettativa. Marlo è incerta sul comportamento da tenere, passano momenti di incertezza fino al momento in cui, inaspettatamente, Tully comunica che lascerà l'incarico. Si resta con una domanda: chi è Tully, e che cosa è (o è) stata per Marlo? Forse un sogno, una utopia, una speranza, la voglia di una esistenza diversa? E quel momento in cui Tully si inserisce nella vita notturna del marito come va inquadrato? Reitman, regista di polso e di vigorose situazioni, supportato in questa occasione dalla sceneggiatura di Diablo Cody, premio Oscar per 'Juno', non ha timore di giocare sui piani della metafora, del tenere i piani nascosti della simulazione e del nascondimento. 'Tully' è una bella prova di libertà narrativa e di sdoppiamento della personalità. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni per avviare riflessioni sulla molte sfaccettature del rapporto mamma/tata anche sotto il profilo psicologico.

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