TUTTO PUO’ SUCCEDERE

Valutazione
Accettabile-riserve, problematico**
Tematica
Famiglia - genitori figli, Matrimonio - coppia
Genere
Commedia
Regia
Nancy Meyers
Durata
127'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Something's gotta give
Distribuzione
Warner Bros Italia
Musiche
Hans Zimmer
Montaggio
Joe Hutshing

Orig.: Stati Uniti (2003) - Sogg. e scenegg.: Nancy Meyers - Fotogr.(Panoramica/a colori): Michael Ballhaus - Mus.: Hans Zimmer - Montagg.: Joe Hutshing - Dur.: 127' - Produz.: Nancy Meyers, Bruce A.Block.

Interpreti e ruoli

Jack Nicholson (Harry Sanborn), Diane Keaton (Erica Barry), Keanu Reeves (Julian Mercer), Amanda Peet (Marin), Frances McDormand (Zoe), Paul Michael Glaser . (Dave)

Soggetto

Sessantenne scapolo d'oro, Harry frequenta solo ragazze sotto i trenta anni. Quella attuale, Marin, lo porta per il fine settimana nella casa al mare che dovrebbe essere vuota. Inattesa arriva invece Erica, mamma di Marin, che in cucina incrocia Harry e fa finta di non dare peso alla situazione. Succede invece che, per una serie di coincidenze (tra cui un infarto che colpisce l'inossidabile dongiovanni), Erica e Harry si trovano a restare soli nella grande villa. Mentre lei sta lavorando alla nuova commedia musicale (il regista sarà l'ex marito), lui si aggira nervoso per casa. In realtà sono attratti l'uno dall'altra. Ma c'é da superare la presenza di Julian, il giovane medico curante di Harry infatuatosi di Erica, prima che la situzione si possa chiarire. I tre finiscono così a Parigi dove, in un ristorante, Julian capisce di essere fuori luogo e si allontana. Erica e Harry ora possono restare insieme. Eccoli al ristorante con Amanda che nel frattempo si è sposata ed ha un bellissimo bambino.

Valutazione Pastorale

L'intreccio è quello della commedia degli equivoci, brillante, spigliata, divertente, affidata ad interpreti talmente bravi da farci apprezzare la differenza tra quello che appartiene a se stessi e quello che é del personaggio (il bel Nicholson; Diane Keaton 58enne in piena forma). Si sarebbe tentati di aggiungere che, sempre secondo gli sterotipi del 'genere', ci si muove tra frivolezze e mondanità varie, con poca attenzione alla sostanza delle cose. E invece, tra ironia, spunti briosi, dialoghi garbati, a prevalere è il fascino indiscreto della commedia umana. Dopo scontri, rivalità, ripicche, il copione rimette le cose a posto e indica nella reciprocità la via di un giusto incontro sentimentale: senza guardare in faccia l'età. Se la storia è accattivante e godibile, gli spunti che propone non sono mai affrettati né superficiali: si tratta di vedere chiaro in se stessi e di far prevalere gli affetti autentici su quelli effimeri e di convenienza. Le crisi di coppia vanno affrontate superate con coscienza senza arrendersi alle prime difficoltà. Ben condotto e sempre motivato, il film, dal punto di vista pastorale, è da valutre come accettabile, sia pure con riserve per qualche passaggio meno sorvegliato, e nell'insieme problematico. UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e recuperato anche come spettacolo di buon livello profesionale che induce anche a qualche utile riflessione.

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