UN AFFARE DI GUSTO

Valutazione
Discutibile, complesso*
Tematica
Potere, Psicologia
Genere
Drammatico
Regia
Bernard Rapp
Durata
91'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
Une affaire de goùt
Distribuzione
Istituto Luce
Soggetto e Sceneggiatura
Gilles Taurand, Bernard Rapp tratto dal romanzo "Affaire de gout" di Philippe Balland
Musiche
Jean Philippe Goude
Montaggio
Juliette Welfling

Orig.: Francia (2000) - Sogg.: tratto dal romanzo "Affaire de gout" di Philippe Balland - Scenegg.: Gilles Taurand, Bernard Rapp - Fotogr.(Panoramica/a colori): Gerard de Battista - Mus.: Jean Philippe Goude - Montagg.: Juliette Welfling - Dur.: 91' - Produz.: Catherine Dussart, Chantal Perrin.

Interpreti e ruoli

Bernard Giraudeau (Frederic Delamont), Jean-Pierre Lorit (Nicolas Riviere), Florence Thomassin (Beatrice), Charles Berling (René Rousset), Jean-Pierre Leaud (il giudice), Artus De Penguern (Flavert), Laurent Spielvogel (dott. Rossignol), Elisabeth Macocco (Caroline), Delphine Zingg . (Nathalie)

Soggetto

Frederic Delamont, raffinato industriale di successo, é affetto da numerose fobie, molte delle quali legate all'alimentazione. In un ristorante viene colpito da Nicolas, giovane cameriere di bell'aspetto e fine intelligenza nel capire e descrivere la composizione dei cibi. Convocatolo a casa, Delamont fa al giovane la proposta di diventare il suo assaggiatore personale. L'offerta è curiosa, lo stipendio alto, e Nicolas non può fare a meno di accettare. Dopo qualche giorno, Delamont porta Nicolas nella grande casa di famiglia: qui resta isolato e senza telefono per fare un corso con lo chef. In un albergo Delamon esorta Nicolas ad andare con una ragazza, ma dopo un po' arriva e invita il giovane a farsi da parte. Nervoso e irritato, Nicolas vede rovinarsi il rapporto con la fidanzata Beatrice, che decide di lasciarlo. Tempo dopo, Nicolas si trasferisce in casa di Delamon, che poi lo manda nel deserto tunisino per assaggiare la solitudine. Quando torna, e dopo altri equivoci, i due vanno insieme in montagna. In una discesa, Delamon si frattura la tibia ed é costretto all' immobilità. Muove rimproveri a Nicolas, il quale poco dopo si procura appositamente una ferita alla gamba per poi sentirsi dire che quel bel gesto ormai non ha più valore. I due sembrano lasciarsi definitivamente. Ma Delamon lo chiama di nuovo, lo provoca, Nicolas si allontana, torna e con un coltello lo elimina mentre è nella vasca da bagno.

Valutazione Pastorale

I fatti sono raccontati a flashback, secondo un montaggio alternato che nella vicenda centrale inserisce gli interrogatori del giudice sia a Nicolas sia agli altri protagonisti. Si parte cioé a delitto avvenuto, di cui peraltro niente si dice, e lì si torna alla fine, senza mostrare niente del gesto dell'omicidio. La sottrazione di effetti visivi diretti e spettacolari serve a dare maggior forza al tono dominante del copione: un dramma psicologico tutto giocato sullo scavo nei meandri di dimensioni mentali difficili da spiegare. Delamont cerca un doppio di sè per esorcizzare le proprie fobie: ed é l'unica cosa che la sua ricchezza non riesce a dargli. Allo stesso tempo Nicolas è invece attratto dal senso di potere, di dominio, di forza che la posizione di Delamon gli comunica. Così il rapporto servo/padrone si snoda sul filo della rivalità, della sfida, ma anche dell'attrazione con sospetti di reciproco sentimento mai messi in partica. Il cibo diventa simbolo della sostanza e della limitatezza del vivere. I ricordi che Delamon dedica ai genitori e all'infanzia allargano ancora di più il campo sotto il profilo psicanalitico e patologico. C'è estetismo, c'é narcisismo, c'é anche qualche passaggio non risolto che confonde un po' le idee. Ma emerge anche la denuncia dei rischi che nascono quando un essere umano vuole plasmarne un altro e togliergli la ragione. Tra momenti comvincenti e altri meno, il film nell'insieme interessa e coinvolge, anche per il modo asciutto con cui descrive la sofferenza di certe iniquità. Dal punto di vista pastorale, è da valutare come discutibile, e complesso. Note per l'interpretazione dei due protagonisti. UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria. Il tema di non immediata percezione induce a riservarlo ad un pubblico maturo e più preparato.

Le altre valutazioni

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