Orig.: Stati Uniti (2004) - Sogg. e scenegg.: David Hubbard - Fotogr.(Scope/a colori): Russell Carpenter - Mus.: Alan Menken - Montagg.: Susan E.Morse - Dur.: 96' - Produz.: Howard Rosenmann, Al Corleyn, Bart Rosenblatt, Eugene Musso.
Interpreti e ruoli
Penelope Cruz (Nina), Susan Sarandon (Rose), Paul Walker (Mike), Alan Arkin (Artie), Marcus Thomas (Jules), Sonny Marinelli (Dennis), Daniel Sunjata (Marco), Donna Hanover (Debbie), Sonia Benezra (zia Sonja), Robin Williams
Soggetto
Si avvicina il Natale a New York. Incontrata un'amica per strada, Rose, signora di mezza età, fa finta di essere impegnatissima nella preparazione del cenone per marito, figli e parenti. In realtà é sola e, come tutti i giorni, si appresta ad andare all'ospedale in visita alla vecchia mamma afflitta da Alzheimer. Mike, poliziotto, é innamorato della bella Nina che lo ricambia. Ma il matrimonio ormai prossimo rischia di andare in fumo per la eccessiva gelosia di lui. In un locale l'anziano Artie comincia a guardare Mike e gli parla convinto che sia la reincarnazione della moglie morta anni addietro. Anche Jules è solo e decide di trascorrere la notte della vigilia in ospedale dove ha visto che viene preparata una bella festa. Ma ha bisogno di farsi ricoverare e allora si ferisce. Dopo l'incontro con uno strano individuo nella stanza accanto, Rose la mattina di Natale ha il regalo di vedere la mamma riprendere conoscenza e dire qualche parola. E il medico le chiede di uscire insieme. Mike assise Artie ricoverato fino all'arrivo del figlio, poi prova a riconciliarsi con Nina. Jules, scoperto il suo trucco, trova il coraggio per telefonare alla mamma.
Valutazione Pastorale
Sullo sfondo della New York prenatalizia, illuminata e innevata, si dipana una serie di piccoli racconti, come finestre aperte in mezzo alla folla anonima e distratta. Dentro il clima di festa il copione si concentra su alcune situazioni di disagio, su persone che vivono carenze affettive profonde in stridente contrasto con il clima di gioia circostante. Il Natale della festa, quello che fa riunire tutta la famiglia intorno alla tavola imbandita, non è dunque l'unico possibile. C'é anche il Natale della solitudine, di chi fa conto solo su se stesso, di chi si dedica agli altri e non chiede né pretende contropartite. Debuttante alla regia, l'attore Chaz Palminteri tratteggia un'opera prima certamente di taglio commerciale ma anche sensibile e misurata, che sconta qualche passaggio un po' letterario un po' retorico ma tocca momenti di commozione e di autenticità. Pertanto il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile e nell'insieme poetico. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da proporre come occasione di equilibrato intrattenimento.
