Un anno, una notte

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amore-Sentimenti, Cronaca, Dolore, Emigrazione, Famiglia, Mass-media, Matrimonio - coppia, Morte, Politica-Società, Terrorismo, Violenza
Genere
Drammatico
Regia
Isaki Lacuesta
Durata
120'
Anno di uscita
2022
Nazionalità
Francia/Spagna
Titolo Originale
Un año, una noche
Distribuzione
Academy Two
Soggetto e Sceneggiatura
Isa Campo, Isaki Lacuesta, Fran Araújo, Ramón González
Fotografia
Irina Lubtchansky
Musiche
Raül Fernández Miró
Montaggio
Fernando Franco, Sergi Dies
Produzione
Ramón Campos, Jérôme Vidal, Teresa Fernández-Valdés, Isa Campo, Isaki Lacuesta, Ramón Campos Co-Production, Actors Bambú Producciones, Pontevedra, La Termita Films, Una Noche La Película

Tratto dal romanzo di Ramón González “Paz, Amor, y Death Metal”

Interpreti e ruoli

Nahuel Pérez Biscayart (Ramón), Noémie Merlant (Céline), Quim Gutierrez (Carlos), Alba Guilera (Lucie), Natalia de Molina (Julia)

Soggetto

Parigi, 13 novembre 2015. Ramón e Céline sopravvivono all’attentato terroristico al teatro Bataclan: la vita cambia per sempre, loro cambiano per sempre….

Valutazione Pastorale

Tratto dal romanzo "Paz, amor y death metal" di Ramón González, che con la fidanzata è realmente sopravvissuto al massacro del Bataclan di Parigi, il film “Un anno, una notte” (“Un año, una noche”), diretto dal regista spagnolo Isaki Lacuesta, racconta la fatica quotidiana di Ramón (Nahuel Pérez Biscayart) e Céline (Noémie Merlant), lui spagnolo, lei francese, per riprendersi le proprie vite, per superare il trauma. I due hanno reazioni molto diverse: Ramon, ferito nel corpo e nello spirito, va in terapia, cambia lavoro e si dedica all’insegnamento, ma dentro di sé sa che gli incubi che lo svegliano la notte non lo lasceranno mai. Céline sembra reagire con più forza, determinazione: continua il suo lavoro di assistente sociale, sostiene il suo compagno, ma, alla fine, anche lei dovrà fare i conti con l’orrore, con il dolore, con la realtà: inimmaginabile, insopportabile. Argomento scivoloso e difficile quello scelto da Isaki Lacuesta: si può raccontare l’orrore senza lasciarsene contaminare? Mescolando passato e presenze, utilizzando, con parsimonia, il meccanismo del flashback, e, soprattutto, evitando di mettere i terroristi e i morti in primo piano, il regista sceglie di concentrarsi sui sopravvissuti. Li segue nella quotidianità, nella fatica di affrontare amici e colleghi, la loro solidarietà “sporcata” da una curiosità malsana; il martellamento mediatico, i rigurgiti razzisti. Ma una storia così carica di dolore non è facile da gestire e le due ore di durata del film finiscono per sovraccaricare tanto il racconto quanto lo spettatore, gettandoli in una vertigine di angoscia che l’imprevedibile svolta narrativa finale riesce persino ad amplificare. Da sottolineare certamente la magnifica interpretazione dei due protagonisti Nahuel Pérez Biscayart e Noémie Merlant. “Un anno, una notte” è complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria. In presenza di minori è bene prevedere l’accompagnamento di adulti o educatori che aiutino a contestualizzare i temi in campo e la storia.

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