Un couple

Valutazione
Consigliabile, Semplice, Adatto per dibattiti
Tematica
Amore-Sentimenti, Arte, Dolore, Donna, Famiglia, Letteratura, Matrimonio - coppia
Genere
Biografico - Drammatico
Regia
Frederick Wiseman
Durata
64'
Anno di uscita
2022
Nazionalità
Francia/Usa
Titolo Originale
Un couple
Distribuzione
The Party Film Sales
Soggetto e Sceneggiatura
Frederick Wiseman, Nathalie Boutefeu
Fotografia
John Davey
Musiche
Felix Mendelssohn
Montaggio
Frederick Wiseman
Produzione
Wat Films / Zipporah Films

Il film è stato presentato alla 79ᵃ Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia

Interpreti e ruoli

Nathalie Boutefeu (Sofia)

Soggetto

In un monologo ambientato nell’isola di Belle Île, sulle coste della Bretagna, Sofia racconta il suo matrimonio con lo scrittore Lev Tolstoj.

Valutazione Pastorale

Bostoniano classe 1930, Frederick Wiseman è un veterano dei festival. A Venezia, oltra a partecipare diverse volte in Concorso – l’ultima volta nel 2017 con il documentario “Ex Libris: The New York Public Library” –, è stato omaggiato nel 2014 con il Leone d’oro alla carriera. Novantenne si mette ora nuovamente in gioco dirigendo il suo primo film di finzione dopo una carriera nel documentario: è “Un couple”, racconto della relazione tra lo scrittore Lev Tolstoj e sua moglie Sofia attraverso le parole di quest’ultima, un monologo ambientato nell’isola di Belle Île, sulle coste della Bretagna. A interpretarlo è l’attrice Nathalie Boutefeu, che firma anche la sceneggiatura a quattro mani con Wiseman. La storia. Sofia Tolstoj è sola, a passeggio tra la campagna e la costa francese. Rilegge ad alta voce la sua luna relazione con lo scrittore Lev Tolstoj, conosciuto all’età di soli diciotto anni. Nel corso di tre decenni la coppia ebbe tredici figli, condividendo tutto, dall’arte al sentimento… Un’opera di breve durata, appena 64’, che risulta però “torrenziale”. Una sola voce, quella di Sofia, che ripercorre la storia del suo matrimonio alternando la tenerezza dell’incontro con Tolstoj ai tormenti del quotidiano, segnati spesso da assordanti silenzi. Nel monologo emerge il racconto di una donna sfiancata dal rimanere accanto a un uomo di tale statura, che spesso però le riservava poca attenzione. Un flusso di pensieri e sentimenti contrastanti, che apre uno sguardo laterale (non marginale) su un grande scrittore. La regia di Wiseman dà il suo meglio nei dettagli ambientali, nella messa in cornice del monologo; nell’insieme l’opera va apprezzata per la capacità di sperimentazione di un autore che fonde natura, cinema e teatro. Un racconto raffinato e puntuale, senza però sussulti. Consigliabile, semplice, per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in molte altre occasioni di dibattito.

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