UN PO’ PER CASO UN PO’ PER DESIDERIO

Valutazione
Accettabile, brillante*
Tematica
Anziani, Matrimonio - coppia, Musica, Teatro
Genere
Commedia
Regia
Daniele Thompson
Durata
106'
Anno di uscita
2006
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
Fauteuils d'orchestre
Distribuzione
DNC entertainment
Musiche
Nicola Piovani
Montaggio
Sylvie Landra

Orig.: Francia (2005) - Sogg. e scenegg.: Daniele Thompson, Christopher Thompson - Fotogr.(Scope/a colori): Jean Marc Fabre - Mus.: Nicola Piovani - Montagg.: Sylvie Landra - Dur.: 106' - Produz.: Christine Gazlan.

Interpreti e ruoli

Cécile de France (Jessica), Albert Dupontel (Jean Francois Lefort), Valerie Lemercier. (Catherine Versen), Claude Brasseurs (Jacques Grumberg), Laura Morante (Valentine Lefort), Christopher Thompson (Frederic Grumberg), Dani (Claudie), Annelise Hesme (Valerie), Francois Rollin (Marcel), Sydney Pollack . (Brian Sobinski), Daniel Benoin (Daniel Bercoff), Francoise Lepine (Magali Garrell)

Soggetto

Parigi, quartiere dell'Avenue Montaigne. La giovane Jessica, arrivata dalla provincia in cerca di lavoro e di un appartamento, viene assunta come cameriera al Bar dei Teatri. Nei tre giorni successivi, dai tavolini del locale alle sale da concerto, ai teatri, agli alberghi si sviluppano storie che la vedono involontaria protagonista. Jean Francois, famosissimo pianista, si prepara ad un concerto molto atteso, mentre la moglie Valentine gli ricorda che i suoi impegni sono già fissati fino al 2012. Il maestro non sopporta più il protocollo sempre uguale di queste esibizioni e pensa di separarsi. Intanto l'attrice teatrale Catherine é insoddisfatta, vedendo che la sua fama é legata solo ad una soap opera televisiva. Mentre si prepara al debutto in scena, cerca di attirare l'attenzione di un regista americano. Nella zona si muove anche Jacques, stimato collezionista, che ha deciso di mettere in vendita tutto il proprio patrimonio. L'asta é prevista per la stessa sera del concerto e della 'prima' teatrale. Verso il finale Jean Francois si libera del frac, ottiene il trionfo, e si riconcilia con la moglie. Catherine, con una magistrale prestazione brillante, conquista il regista americano. Jacques ritira dall'asta una scultura di Brancusi che regala al figlio. Il quale intanto ha fatto per ultimo amicizia con Jessica.

Valutazione Pastorale

Commedia francese e, di più, commedia parigina. I fatti raccontati non sarebbero immaginabili infatti senza il contorno di quel quartiere (Avenue Montaigne) che diventa a poco a poco il vero protagonista. Commedia umana, borghese, solida: riflesso di un 'modus vivendi' che accosta senza farsi problemi artisti e disoccupati, chi sa di cultura e chi non ne sa, chi vive di lavoro e chi può farne a meno. Quello che conta é il rispetto, che viene fuori nei rapporti interpersonali, nella richiesta di gentilezza, nella voglia di non recare offesa. Commedia che sfiora una gamma infinita di sentimenti, che parla di amore, di tristezza, di gioia, di cose che finiscono e di altre che cominciano: tutto risolvendo nel nervo teso di una delusione, nell'increspatura di uno sguardo, nell'aprirsi di un sorriso. Pur non evitando il rischio di un certo manierismo affettivo, il racconto trova in se stesso la capacità di rimanere attaccato a quel sottile respiro di realismo poetico alla René Clair che lo rende comunque affascinante. Disteso e umorale, il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile, e nell'insieme brillante. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre come spettacolo piacevole di buona confezione professionale.

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