UNA NOTTE BLU COBALTO

Valutazione
Consigliabile, Problematico
Tematica
Amicizia, Famiglia - genitori figli, Giovani, Metafore del nostro tempo
Genere
Commedia
Regia
Daniele Gangemi
Durata
80'
Anno di uscita
2010
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Bolero Film
Soggetto e Sceneggiatura
Daniele Gangemi, Carla Marcialis Daniele Gangemi
Musiche
Giuliano Sangiorgi
Montaggio
Paola Freddi

Orig.: Italia (2008) - Sogg.: Daniele Gangemi - Scenegg.: Daniele Gangemi, Carla Marcialis - Fotogr.(Panoramica/a colori): Michele D'Attanasio - Mus.: Giuliano Sangiorgi - Montagg.: Paola Freddi - Dur.: 80' - Produz.: Grazia Rendo.

Interpreti e ruoli

Corrado Fortuna (Dino Malaspina), Regina Orioli (Valeria), Valentina Carnelutti (Lucia), Alessandro Haber (Turi), Vincenzo Crivello (Francesco)

Soggetto

A Catania Dino Malaspina, studente fuori corso, dovrebbe dare un esame ma é di nuovo bloccato. Non riesce a dimenticare Valeria, la ragazza che lo ha lasciato da qualche mese. Nel corso della giornata la incontra, ma lei é irremovibile. Quando arriva la sera, Dino passa davanti ad una piccola pizzeria chiamata Blu Cobalto, dove cercano qualcuno per portare pizze a domicilio. Dino entra, scambia poche parole con lo strano proprietario, ottiene il posto. Comincia così un giro della città, e ad ogni pizza che consegna, fa incontri imprevedibili con persone alquanto insolite. Ad un certo punto, sospetta che nelle pizze ci sia qualcosa di simile alla droga. In realtà sono palline magiche, e la mattina dopo Dino si sente più sereno e rilassato.

Valutazione Pastorale

Si tratta di un'opera prima fragilina e tuttavia abbastanza dignitosa. Il punto debole é nel tono sfilacciato dei dialoghi, soprattutto nella prima parte: ci sono frasi frammentarie, silenzi inutili, parole fuori luogo. Dalla metà in poi il racconto vira nel favolistico, puntando tutto sul fascino della notte e su personaggi per niente realistici. La regia cerca di scavare nelle pieghe della perdita dei sentimenti, della difficoltà di crescere, del futuro da costruire. Sono ambizioni grosse, che lo svolgimento un po' asseconda un po' perde di vista, restando però nei termini di una sufficiente scorrevolezza narrativa. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come consigliabile e nell'insieme problematico.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e in seguito nell'ambito di proposte di opere prime italiane.

Le altre valutazioni

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